Domani mattina, al termine dell'assemblea, gli operai che da mesi non ricevono stipendio decideranno se incrociare le braccia o proseguire in attesa di conoscere il destino dell'azienda. Paolo D'anca: «Ormai siamo a un punto morto»
Tecnis, nulla di fatto dopo incontro al Mise «Nessuna garanzia, operai pronti a stop»
Domani sarà un giorno cruciale per i lavoratori del cantiere Tecnis di Palermo. Di mattina, al termine dell’assemblea straordinaria, decideranno se incrociare le braccia o lavorare in attesa di conoscere il destino dell’azienda. Durante l’incontro che si è svolto oggi pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico, a Roma, infatti, i sindacati non hanno ricevuto alcuna garanzia. E già da quattro mesi gli operai non percepiscono lo stipendio. Saranno decisivi i prossimi dieci giorni.
«Quello di oggi è stato più uno scontro che un incontro – afferma Paolo D’anca, della Filca Cisl – perché ad oggi non ci sono ancora garanzie sul concordato e l’azienda è in perdita perenne e non riesce più a pagare né i lavoratori né i fornitori. L’amministratore delegato ha chiesto altri dieci giorni per provare a salvare l’azienda, ma ora spetta ai lavoratori decidere quale azione intraprendere: se aspettare garantendo la prosecuzione dei lavori o se scendere in piazza nella speranza che la buona politica intervenga. Ormai – conclude – siamo a un punto morto».