Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Palermo hanno espresso «profonda preoccupazione» e hanno chiesto incontro congiunto al Comune, alla società Rfi e all’Anas
Tecnis, dopo i guai giudiziari a temere sono gli operai I sindacati: «A rischio le prospettive di occupazione»
Adesso a temere sono gli operai. Dopo i guai giudiziari culminati con la sospensione della certificazione antimafia per la Tecnics, azienda leader nel settore delle costruzioni, con appalti di rilievo in tutta Italia i sindacati degli edili Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Palermo hanno espresso «profonda preoccupazione» per le prospettive occupazionali dei lavoratori impiegati nella provincia di Palermo. Provincia in cui Tecnis è contraente generale non solo dei lavori di costruzione dell’anello ferroviario del capoluogo, ma anche mandataria dei lavori di costruzione della strada a scorrimento veloce nella tratta Castronovo-Lercara Friddi. I vertici catanesi dell’azienda, i dimissionari Concetto Bosco e Domenico Costanzo, sono finiti nell’occhio del ciclone per le indagini nell’ambito dell’operazione Dama Nera, che ha portato alla luce presunti casi di corruzione all’interno dell’assegnazione di alcuni appalti.
Nonostante le rassicurazioni fornite dal vicesindaco Emilio Arcuri, che ha parlato di un possibile commissariamento della ditta, i segretari di Feneal, Filca e Fillea, Angelo Gallo, Dino Cirivello e Francesco Piastra, hanno chiesto un incontro congiunto al Comune, alla società Rfi e all’Anas. «Il sindacato ritiene – scrivono nella richiesta d’incontro – che tutte le istituzioni e le stazioni appaltanti, nel rispetto delle iniziative giudiziarie e delle misure di prevenzione adottate nei confronti della predetta società, debbano concorrere a mettere in atto tutte le iniziative possibili, affinché venga salvaguardata l’occupazione e garantita la realizzazione delle opere di fondamentale importanza per lo sviluppo economico della nostra provincia».