Teatro antico Taormina, il Comune esce da TaoArte. De Luca: «Segnale forte e chiaro alla Regione»

«Abbiamo aperto una vertenza complessiva che riguarda i rapporti della Regione siciliana con il Comune di Taormina, ma riguarda il rapporto della Regione con tutti i Comuni in cui sono istituiti i parchi archeologici». Ne fa una questione di principio Cateno De Luca, sindaco di Taormina e deputato di Sicilia Vera che, appena eletto a palazzo dei Giurati, ha subito preso in mano la questione relativa ai grandi eventi al Teatro antico della cittadina del Messinese. A detta del primo cittadino, questi ultimi non porterebbero neanche un euro nelle casse, già piuttosto vuote, del Comune. «Abbiamo appena fatto una delibera per dare un segnale forte e chiaro alla Regione – racconta a MeridioNews De Luca – quello della fuoriuscita di Taormina dalla fondazione TaoArte e abbiamo anche predisposto una modifica normativa che può andare in discussione pure questa settimana, che prevede il riconoscimento a tutti i Comuni che ricadono nei parchi archeologici di un dieci per cento sullo sbigliettamento ordinario e anche del dieci per cento su tutte le attività che vengono svolte dai privati, da finalizzare alla garanzia della sicurezza urbana, al decoro urbano e alla raccolta e smaltimento rifiuti».

Secondo il sindaco, i grandi eventi non sarebbero ormai più gestibili per la città e la percentuale sugli introiti potrebbe aiutare il Comune a garantire i servizi fondamentali. «Dai grandi eventi non abbiamo neanche l’introito della tassa di soggiorno – lamenta De Luca – visto che molti partecipanti non si fermano per la notte a Taormina. Al momento, abbiamo solo tre vigili urbani. Il Comune è in dissesto e non abbiamo le risorse per garantire almeno 15 operatori della polizia municipale, che è il minimo per garantire in sicurezza queste manifestazioni e magari far risparmiare qualche ora di coda per entrare a Taormina. In questo momento – aggiunge il primo cittadino – non abbiamo neanche le risorse per incrementare il servizio di svuotamento dei cestini del percorso principale che porta al teatro antico, perché ovviamente richiede risorse aggiuntive. Sono queste le questioni che abbiamo posto alla Regione e vale per altri Comuni che si trovano a subire i costi mentre altri si prendono i ricavi e questo non è più possibile».

Ma con la Regione è muro contro muro. Da palazzo d’Orleans non sembrano arrivare segnali di disgelo, ancor più che De Luca non è personaggio particolarmente gradito al presidente della Regione Renato Schifani. «Sappiamo che in Giunta la discussione si è aperta, perché tanti sindaci di tutte le province hanno sollecitato questo provvedimento – conclude De Luca al nostro giornale – Siamo in attesa di una risposta definitiva dal governo Schifani. Nel frattempo, noi cominciamo a predisporre l’ordinanza (quella per impedire i grandi eventi, ndr) che sarò costretto a emettere dall’1 di luglio in poi se la Regione non intende venirci incontro su questa richiesta, che serve esclusivamente a far fruire i beni archeologici che ricadono nel nostro territorio ed evitare anche che tutte le iniziative che vengono assunte non siano svolte nel rispetto della sicurezza urbana». 


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