Teatro Stabile, proclamato lo sciopero I sindacati: «Troppi arretrati e incertezze»

«Ci troviamo costretti ad indire lo stato di agitazione di tutte le maestranze del teatro Stabile di Catania, con preavviso di sciopero a tempo indeterminato che scatterà nei prossimi giorni, a seguito del mancato pagamento delle 4 mensilità arretrate e dei premi maturati». A poche ore dalla morte di Roberto Formica, operaio dell’ente etneo morto mentre a teatro i suoi colleghi erano riuniti in assemblea, i segretari Davide Foti di Slc Cgil, Antonio D’Amico di Fistel Cisl e Giovanni Nicotra della Uilcom Uil di Catania comunicano lo stato d’agitazione con un documento comune. 

«Visto il perdurare delle condizioni in cui versa il lo Stabile, causate dal blocco delle erogazioni della Regione Sicilia, i lavoratori e i sindacati lanciano una nuova fase di protesta. Non possiamo fare altro – scrivono i sindacalisti -, vista l’assoluta incertezza, nei tempi e nell’entità, del contributo che dovrebbe esserci assegnato dalla Regione, che nonostante le dichiarazioni di facciata sembra intenzionato a tagliare le risorse destinate ai teatri penalizzando, soprattutto, Catania. Considerato che ancora oggi si ritardano le procedure per l’assegnazione delle somme del fondo di rotazione destinato al risanamento dei debiti dei Teatri, che tra l’altro sono stati causati dai tagli dei contributi in corso d’opera». 

Lavoratori e sindacati «si scusano anticipatamente per il disagio causato alla città e agli utenti, sicuri – prosegue la nota di Slc, Fistel e Uilcom – che capiranno le ragioni della nostra lotta solidarizzando con chi, come noi, non ha mai lesinato sacrifici per per permettere alla cultura ed ai teatri catanesi di poter continuare a a perseguire i propri scopi istituzionali. Ci attendiamo da parte dei nostri rappresentanti nelle istituzioni di governo, a qualsiasi livello, solidarietà ed attenzione». 

Nel pomeriggio, dopo la diffusione della notizia della morte di Formica, il sindaco di Catania Enzo Bianco aveva annunciato «per la settimana dopo Pasqua la convocazione di un incontro con la deputazione regionale affrontare il nodo dei due teatri catanesi (Stabile e Bellini, ndr) in vista della legge di Bilancio della Regione siciliana».


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