La terza edizione del Festival, con un programma quasi raddoppiato e un contributo economico dal Comune, si svolgerà dal 5 al 22 ottobre e vedrà tredici spettacoli, di cui tre anteprime nazionali e tutte di compagnie straniere. L'ingresso è gratuito. Cusumano: «Oggi la cultura fa parte del corpo della città»
Teatro Bastardo, la scena contemporanea divergente Alajmo: «Spero che si impari la strada per il Biondo»
Un appuntamento giunto alla terza edizione, e che guarda già al prossimo anno e al fondamentale appuntamento di Palermo Capitale della Cultura: il Festival Teatro Bastardo, diretto da Giovanni Lo Monaco, torna con tredici diversi spettacoli per tre settimane di appuntamenti culturali, con compagnie affermate nel panorama del teatro contemporaneo e autori emergenti della scena europea. Il festival si snoderà dal 5 al 22 ottobre in diversi luoghi della città: dal teatro Biondo al Museo delle Marionette a Palazzo Branciforte. Teatro Bastardo ancora una volta riesce a realizzarsi grazie alla sinergia e alla contaminazione tra diversi enti, culturali e non.
«Quest’anno il programma è quasi raddoppiato – dice con una punta di orgoglio il direttore artistico Giovanni Lo Monaco -. Siamo nati come costola del Sicilia Queer filmfest, e ora ci poggiamo sulle spalle del Comune e del Biondo. Il confine, oltre ad essere stato il nucleo tematico di questo triennio, è diventato anche un elemento strutturale delle nostre scelte programmatiche». Si inizia con un focus dedicato a Saverio La Ruina (sezione SENIOR), fondatore della compagnia Scena Verticale: drammaturgo, regista e interprete, pluripremiato autore di un teatro di narrazione unico nel suo genere, che dà vita a personaggi di un Sud soltanto in apparenza piegato dalle costrizioni sociali.
Spazio poi a tre prime nazionali, tutti di compagnie straniere che hanno scelto proprio Palermo e il Festival per il debutto italiano dei loro nuovi lavori. Questi spettacoli si terranno alla Sala Strehler del Teatro Biondo. E a far da padrone da casa c’è il direttore artistico Roberto Alajmo, che recentemente ha visto riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali l’impegno per una programmazione di qualità. «Lo Stabile della città è un nonno e spesso i rapporti migliori si hanno coi nipoti – afferma lo scrittore -. Ecco perché personalmente riesco ad avere rapporti migliori con le piccole realtà come il Bastardo. Spero che il Festival ad alcuni la strada per arrivare al Biondo».
Insieme ai temi declinati, il festival conferma la sua attenzione all’infanzia come spazio dell’immaginazione da coltivare, con la sezione CHILDREN, anche quest’anno in collaborazione con il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino. All’insegna del teatro sperimentale dedicato all’infanzia, la protagonista d’eccezione sarà Chiara Guidi, cofondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio e creatrice di originali forme di teatro per e con l’infanzia che hanno generato un teatro d’arte infantile conosciuto non solo in Italia e in Europa ma anche in paesi come Giappone, Cile, Australia, Taiwan, Corea. Il Festival Teatro Bastardo è organizzato dall’associazione culturale Teatro Bastardo. È promosso dalla Città di Palermo e dall’Assessorato alla Cultura, patrocinato dal Teatro Biondo Palermo e dalla Regione Siciliana. A presentare il Festival anche l’assessore alla Cultura di Palermo Andrea Cusumano.
«Per presentare il Bastardo sono state utilizzate tutte metafore legate al corpo – è la sua introduzione. E devo dire che ho apprezzato la scelta: oggi anche la cultura fa parte del corpo della città. Come ogni anno il Festival si incentra sulle differenze, che non sono solo utili per integrare ma sono importanti in quanto tali. Noi abbiamo scelto quest’anno di acquistare in blocco la rassegna, e quindi per via delle leggi nazionali non può esserci uno sbigliettamento. Il tema in ogni caso più che la gratuità è la sostenibilità, e devo dire che progetti come Integra (un progetto di partnership pubblico – privato … ndr) vanno in questa direzione». Gli spettacoli del Festival, dunque, saranno gratuiti ad eccezione delle Fiabe Giapponesi al Museo delle Marionette, che avrà un biglietto d’ingresso di cinque euro. L’organizzazione del Bastardo è costata 40mila euro, di cui 30mila coperti dal Comune attraverso i fondi del Patto Strategico per lo Sviluppo.
I partner sono: Sicilia Queer FilmFest, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, Palazzo Branciforte, i sostenitori Fondazione Ignazio Buttitta, Regione Siciliana, Goethe-Institut Palermo, Institut Français Palermo, Fondazione Sicilia, Cidi, con la collaborazione di Latitudini rete siciliana di drammaturgia contemporanea, Le Vie dei Tesori, Festival delle Letterature Migranti. Il programma completo e dettagliato si trova sull’omonimo sito.