Il Consiglio comunale si riunisce per discutere delle tariffe della tassa sui rifiuti. Il voto deve arrivare necessariamente nella seduta odierna, domani, infatti, scade il termine di pagamento della prima rata e dopo non saranno possibili modifiche
Tari, oggi a Sala delle Lapidi si vota la riduzione Abbattimenti delle aliquote fino al 7 per cento
Il Consiglio comunale di Palermo si runisce oggi per discutere le riduzioni della Tari, la tassa sui rifiuti, con decurtazioni fino al 7 per cento. L’abbattimento, qualora Sala delle Lapidi dia il via libera, riguarderà la parte di aliquota variabile del tributo. Per comprendere se l’aula darà l’ok sarà necessario aspettare l’esito della conferenza dei capigruppo, ma tra i consiglieri si respira un clima favorevole, circostanza di non poco conto considerato che l’approvazione dovà arrivare necessariamente durante la seduta odierna. Domani, infatti, scade il termine per il pagamento della prima rata e dopo non sarebbe possibile cambiare le tariffe vigenti. Alla riunione odierna dovrebbe essere presente anche il ragioniere generale del Comune, che avrà il compito di illustrare come si sopperirà alle minori entrate derivanti dalla riduzione delle tariffe.
La giunta comunale aveva annunciato l’abbattimento a marzo, il terzo dopo quelle del 2014 e del 2015. Nel dettaglio, secondo le previsioni dell’amministrazione, la riduzione per le utenze non domestiche dovrebbe essere del 4 per cento rispetto al 2015 (9,3 per cento rispetto al 2014). Per le utenze domestiche rispetto alla superficie tipo di 120 metri quadrati, fra il 5 e il 7 per cento rispetto al 2015 (dal 10 al 15 per cento rispetto al 2014).
La giunta ha potuto prevedere nuove tariffe grazie alla riduzione dei costi del servizio, che nel 2013 era di 128 milioni, nel 2014 è sceso a 122 e nel 2015 è sceso a 118 milioni di euro. Si sono effettuati interventi di razionalizzazione organizzativa, si è proceduto alla riduzione dei costi di personale e sono state sfruttate alcune agevolazioni fiscali. Un ruolo importante, inoltre, è stato giocato dagli interventi di lotta all’evasione, attraverso l’accertamento di 700.000 metri quadrati tassabili tramite l’incrocio dei dati con il catasto. Mettendo insieme la riduzione dei costi e gli introiti derivanti dalla lotta all’evasione, è stato possibile prevedere che una somma inferiore dell’ammonstare del tributo sia divisa fra un numero maggiore di metri quadri tassabili.
Per Giusi Scafidi, consigliera del gruppo Movimento 139, «È stato fatto un buon lavoro per reperire le risorse per la riuduzione delle tariffe. Si tratta di un provvedimento per alleviare i costi a carico dei cittadini in un periodo di forte crisi economica, anche se si tratta di piccole cifre».