La mozione, accolta dalla settima circoscrizione, si rivolge adesso a sindaco, giunta e consiglio comunale per una revisione del regolamento del 2019 sui rifiuti. Consigliere Giovanni Galioto: «Il pizzo è stato un fenomeno sommerso e per molto tempo sottovalutato»
Tari, M5S propone sconto del 30% per chi denuncia il pizzo «Non lasciare soli i commercianti coraggiosi è anche questo»
Un’agevolazione sulla Tari pari al 30 per cento per tutti quei commercianti che denunceranno richieste estorsive. Questa la proposta avanzata dal Movimento 5 Stelle e proposta dal portavoce Giovanni Galioto, accolta dalla settima circoscrizione di Palermo, di cui quest’ultimo è consigliere. «Non lasciare soli i commercianti coraggiosi significa anche questo – dichiara, insieme al consigliere comunale pentastellato Antonino Randazzo -. Adesso ci batteremo in consiglio affinché si possa procedere a una revisione del regolamento Tari, che inoltre prevede riduzioni troppo basse per quei cittadini virtuosi che vogliono differenziare presso le isole ecologiche o tramite il compostaggio domestico, prevedendo anche misure per incentivare buone pratiche per i commercianti come ad esempio degli sconti per chi si attiva per la lotta allo spreco alimentare».
Un proposta di ampio respiro, quindi, che prende le mosse da una riflessione ampiamente attuale sul fenomeno, diffuso tanto oggi quanto ieri, del pizzo. «Un fenomeno – spiega infatti il consigliere Galioto – generalmente sommerso e per molto tempo sottovalutato, tanto da essere considerato un fatto quasi normale, un affare “privato” delle vittime oppure qualcosa di secondario fra le varie attività della criminalità organizzata, in particolare mafiosa. In realtà, il pizzo è la più antica attività della mafia, la base della sua attività criminale». Strumento da un lato per mantenere in vita le famiglie dei vari mandamenti della città, sostenendo anche i congiunti dei sodali finiti dietro le sbarre, dall’altro di continuare a esercitare un controllo capillare sul territorio, dalla città ai paesi della provincia.
«La criminalità mafiosa, attraverso l’aberrante pratica dell’estorsione di denaro, condiziona storicamente la vita e la sicurezza di tante attività commerciali della nostra circoscrizione e di tutta Palermo in generale, limitando la libertà d’impresa e di sviluppo – torna a dire Galioto -. Il sostegno economico per quei commercianti vittime di estorsione che hanno deciso di collaborare con le istituzioni denunciando i propri estorsori è fondamentale». Anche a fronte delle iniziative e norme adottate dallo Stato negli ultimi decenni volte, oltre alla sicurezza personale, a garantire anche quella economica. «Il Comune di Palermo deve proporre azioni e soluzioni finalizzate alla tutela e alla promozione del diritto allo sviluppo economico e al libero esercizio dell’attività d’impresa libera da logiche criminali, anche attraverso sostegni economici».
Per questo, dopo l’approvazione odierna, si chiede adesso al consiglio della settima circoscrizione «di deliberare la mozione che impegni il sindaco, la giunta comunale, il consiglio comunale e tutti gli uffici competenti a inserire nel nuovo Regolamento sui rifiuti 2019 un articolo che riconosca a tutti quei commercianti che denunciano il pizzo un’agevolazione sulla Tari in misura del 30 per cento».