Il parlamentare commenta la chiusura della trattativa di vendita tra Automobile Club di Palermo e Automobile Club d'Italia. Il passaggio sarebbe stato pagato 6,5 milioni di euro. Tramontata l'ipotesi di acquisto da parte della Regione
Targa Florio, il marchio è stato acquistato da Aci Miceli (Pd): «Evitare che la corsa lasci la Sicilia»
Il marchio Targa Florio è di proprietà dell’Automobile Club d’Italia. Il passaggio è ormai ufficiale ed è stato annunciato dal presidente Angelo Sticchi Damiani. L’atto è stato perfezionato a fine aprile. In precedenza il proprietario del marchio che contraddistingue la tradizionale corsa che si svolge nella parte occidentale della Sicilia era dell’Automobile Club di Palermo. Per diverso tempo si è pensato che ad acquistarlo potesse essere la Regione Siciliana.
Un annuncio che arriva proprio nei giorni di svolgimento della 107esima edizione della gara di corse – oggi rally – ritenuta la più antica del mondo. Stando a quanto pubblicato da Sicilia Motori, la vendita del marchio è stata effettuata per quasi sei milioni e mezzo di euro.
A commentare la notizia è stato il deputato del Pd Carmelo Miceli. «Sul nome e sul prestigio della Targa Florio si è consumata una vergogna di cui è responsabile il governo Musumeci – si legge una nota – La Regione Siciliana ha lasciato acquistare il marchio ad Aci Italia senza esercitare il diritto di prelazione, facendo perdere ai siciliani un bene immateriale dal valore inestimabile». Per Miceli in ballo ci sarebbe il futuro della manifestazione. «Bisogna fare di tutto per evitare che la Targa Florio possa perdere il suo rapporto esclusivo con l’Isola».