Taormina, aggredisce la convivente e poi scappa I carabinieri hanno trovato la donna sanguinante

Aggredisce la moglie è poi fugge. Questo quanto capitato a Taormina. Sul posto sono interventi i carabinieri che, in attesa dell’arrivo dell’autoambulanza del 118, hanno soccorso e dato conforto alla donna ancora sanguinante. Ai militari la donna ha raccontato che non era la prima volta che veniva picchiata e aggredita per futili motivi e la sua aggressività diventava incontrollabile. Le immediate ricerche predisposte dai carabinieri hanno permesso poco dopo di rintracciare l’aggressore, che si trovava ancora alla guida del veicolo sottratto alla donna, con gli indumenti sporchi di sangue e in evidente stato di agitazione.

La vittima è stata trasportata presso il Pronto soccorso dell’ospedale di Taormina, dove è stata sottoposta alle cure dai sanitari e dimessa con sette giorni di prognosi per le ferite riportate. La donna ha denunciato il suo aggressore e ha riferito ai militari che gli episodi di violenza non erano occasionali. Il 50enne è stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa di rapina, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali e portato nel carcere di Noto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Al termine dell’udienza di convalida, il Giudice ha convalidato l’arresto disponendo per l’uomo la custodia cautelare in carcere.


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo