A finire in manette sono stati Roberto Getulio e Marco Faranda. I due sono stati bloccati in flagranza di reato, dopo avere ricevuto tremila euro dai titolari di Synergo Consorzio Nazionale. La mazzetta, nel complesso, sarebbe dovuta essere di 30mila euro
Tangenti, arrestati sindacalisti di Fim Cisl e Uilm Ditta avrebbe dovuto pagare per evitare dissidi
Avrebbero tentato di sfruttare i rapporti tra imprenditori e lavoratori per ottenere profitto economico. Denaro che sarebbe stato chiesto per appianare qualsiasi dissidio o vertenza. Protagonisti due sindacalisti siracusani: il segretario provinciale della Fim Cisl, Roberto Getulio, e l’omologo della Uilm Marco Faranda. I due sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di estorsione.
Al centro dell’indagine ci sarebbero le richieste fatte agli imprenditori di Synergo Consorzio Nazionale, società gelese che di recente ha acquistato all’asta la Set Impianti, impresa fallita specializzata nelle lavorazioni meccaniche. Secondo gli inquirenti, Getulio e Faranda avrebbero avvicinato i titolari di Synergo chiedendo loro 30mila euro per evitare problemi nell’avvio delle attività ad Augusta. La denuncia degli imprenditori ha fatto scattare i controlli della Squadra mobile di Siracusa che ieri sono intervenute nel corso del primo scambio di denaro, tremila euro che sarebbero dovuti servire come primo acconto. «L’attività di polizia è stata resa particolarmente difficile perché Getulio e Faranda – dichiarano i dirigenti di polizia – a bordo di due distinti mezzi hanno per tre volte modificato all’ultimo istante il luogo convenuto per la consegna, obbligando le vittime a repentini spostamenti».
Intanto da parte delle due sigle sindacali arrivano le prime reazioni: «Siamo fiduciosi nell’operato della magistratura e degli investigatori. Il sindacato è fuori da questa vicenda, ci auguriamo che si faccia chiarezza e che Roberto Getulio, sospeso da tutti gli incarichi, chiarisca personalmente la sua posizione», dichiara Paolo Sanzaro, segretario provinciale della Ust Cisl di Siracusa e Ragusa. Gli fa eco Stefano Munafò, segretario generale territoriale di Uil. «Siamo amareggiati per quanto accaduto ma allo stesso tempo fiduciosi nell’operato della magistratura e degli investigatori. Naturalmente ciò che è successo non intacca l’integrita’ e la moralita’ della nostra organizzazione che chiaramente rimane fuori da questa vicenda».
In attesa che la vicenda giudiziaria faccia il proprio corso, sia Getulio che Faranda sono stati sospesi dai ruoli ricoperti all’interno dei sindacati.