SI TRATTA DI UNA MANOVRA CONTESTATA DA AGRICOLTORI E ARTIGIANI DELLA SICILIA
Il provvedimento non è ancora arrivato nella Commissione Bilancio e Finanze dell’Ars. Ma sarebbe già all’esame dalla terza Commissione legislativa di Sala d’Ercole (Attività produttive). Parliamo della manovra – contestata da artigiani e agricoltori – che toglie dalle ‘casse’ della Crias circa 20 milioni di euro che verranno utilizzati per finire di pagare le giornate lavorative agli operai della Forestale.
Questo provvedimento è stato duramente criticato dalla Cia (Confederazione italiana agricoltori), dalla Confagricoltura e dagli artigiani. In effetti, eliminare un fondo di rotazione (che in quanto tale si autoalimenta) che serve alle imprese agricole e artigiane per fare ‘cassa’ per i forestali non sembra il massimo della razionalità).
Tutto questo succede – ma nessuno lo dice – perché il Governo nazionale di Matteo Renzi ha ‘svuotato’ le ‘casse’ della Regione siciliana. Con un Governo e un’Assemblea regionale siciliana che, invece di chiedere a Roma il dovuto, ‘saccheggiano’ gli ultimi fondi disponibili per le imprese siciliane che ancora non sono state travolte dalla crisi.
Non dobbiamo dimenticare che la proposta di dirottare il fondi di rotazione Crias sui forestali è del Governo. Ma il disegno di legge lo stanno approvando i deputati dell’Ars. La terza Commissione legislativa, per la cronaca, è presieduta da Bruno Marziano, autorevole esponente del PD, lo stesso partito che governa a Roma.
Come potete leggere in altre parti del nostro giornale, il Governo Renzi, lo scorso giugno, si è impegnato a ‘restituire’ alla Regione siciliana 550 milioni di euro. La parola ‘restituire’ la utilizziamo per ricordare che il Governo nazionale, quest’anno, ha ‘accantonato’, a spese della Sicilia (prendendoseli direttamente dalle entrate fiscali regionali), un miliardo e 150 milioni di euro più 200 milioni di euro per i famosi 80 euro al mese.
Poi ha deciso di restituirne 550. In cambio, però, ha chiesto al Governo regionale di Rosario Crocetta di rinunciare a contenziosi finanziari con lo Stato (in alcuni casi già vinti davanti alla Corte Costituzionale) pari a circa 5,4 miliardi di euro.
Crocetta ha firmato l’accordo. La Regione ha rinunciato a questi contenziosi (fatto, questo, di per sé grave). Ma, nonostante ciò, i 550 milioni di euro non sono ancor arrivati!
Così intere categorie sociali della nostra Isola sono senza soldi. Tra questi gli operai della Forestale.
Da qui la manovra di Governo e Ars: togliere 20 milioni di euro dal fondo di rotazione della Crias (Cassa regionale per il credito agli artigiani) per completare il pagamento annuale dei forestali.
(g.a.)
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