Taglia la testa al figlio disabile e la getta in giardino: per i giudici è un caso di infermità mentale

E’ SUCCESSO A THIBODAUX, IN LUISIANA. IL BAMBINO DECAPITATO AVEVA SETTE ANNI ED ERA DISABILE

La notizia sta facendo il giro di tutti i media degli Stati Uniti d’America. Un uomo, Jeremiah Lee Wright, un trentaduenne di Thibodaux, in Louisiana, ha tagliato la testa al figlioletto disabile di sette anni. Ma per la Giustizia è solo fuori di testa. Passerà il resto della sua vita in manicomio.

La vicenda sta destando molto sconcerto tra gli americani. L’uomo – come leggiamo nel sito Fonpage.it – è stato trasferito nell’ospedale psichiatrico della città di Jackson. Così ha deciso dal giudice distrettuale, John LeBlanc.

Wright era in carcere dall’agosto 2011 con l’accusa di aver ucciso il figlio, Jori Lirette. L’atroce delitto è stato compiuto nella casa nella quale l’uomo viveva con con la madre del ragazzo.

Quello compiuto dall’uomo può essere senz’altro definito un omicidio film dell’orrore. L’uomo ha staccato di netto la testa del figlioletto disabile e l’ha fatta rotolare nel giardino di casa. Poi ha fatto a pezzi il resto del corpo del bambino gettando tutto nei sacchi della spazzatura.

L’uomo ha confessato ciò che ha fatto. Precisando di aver compiuto tale gesto perché non sopportava più di dover prendersi cura del bambino affetto da paralisi cerebrale. Per la cronaca, il bambino viveva sulla sedia a rotelle.

Agli inquirenti Jeremiah Lee Wright ha fornito più di una versione dei fatti. Dopo essere finito sotto accusa per omicidio di primo grado, l’uomo ha detto che il figlio era un manichino. Poi ha ammesso di aver litigato con la sua compagna la sera prima dell’omicidio. Così ha deciso di uccidere i figlioletto lasciando la teste del bambino nel giardino, davanti l’entrata di casa, quasi per fare un dispetto alla donna con la quale conviveva.

Dopo aver raccontato tutte queste versioni dei fatti, i suoi avvocati chiesto per il loro assistito l’infermità mentale. E i giudici l’hanno accolta.

 

 


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