Stupro Catania, sentito amico che ignorò richieste d’aiuto Messaggi e posizione Gps. La vittima gli scrisse: «Ti odio»

«Ero in giro con degli amici e non ho capito che quei messaggi erano reali richieste di aiuto». Si era già giustificato così il 24enne amico della ragazza statunitense di 19 anni vittima di una violenza sessuale di gruppo avvenuta la notte tra il 15 e il 16 marzo del 2019 nella zona di piazza Europa, al lungomare di Catania. 

Questa mattina il giovane è stato sentito, nell’aula bunker del carcere catanese di Bicocca, come testimone nel processo con rito abbreviato condizionato che vede imputati Roberto Mirabella, Salvatore Castrogiovanni e Agatino Valentino Spampinato (quest’ultimo accusato anche di una seconda violenza nell’androne della casa dove la giovane era ospite). Anche questa mattina tutti e tre, che si trovano agli arresti domiciliari, erano presenti in aula. La prossima udienza è stata fissata per il 22 ottobre e, dopo la discussione del pubblico ministero, toccherà alle parti civili (il Comune di Catania, il centro antiviolenza Galatea e l’associazione Penelope), ad eccezione della legale che assiste la vittima.

«Oggi si è presentato – spiega a MeridioNews l’avvocata Mirella Viscuso che assiste la vittima – e si è scusato con il giudice per l’assenza ingiustificata della prima udienza motivandola con problemi di salute». Per lui il giudice aveva disposto l’accompagnamento coattivo. Dopo le audizioni della scorsa settimana – dell’amica a cui la vittima aveva chiesto informazioni sui tre giovani e con cui poi si era sfogata la sera e che l’indomani le aveva consigliato di farsi mandare il video girato in macchina durante lo stupro e delle due bariste dei locali in cui la giovane era stata quella sera – l’udienza di oggi è durata una decina di minuti in tutto. «Il tempo di qualche domanda posta dalle difese – spiega l’avvocata Viscuso – per permettere al ragazzo di fare alcune precisazioni su circostanze che aveva già raccontato durante l’interrogatorio dei carabinieri». 

La vittima e il ragazzo ascoltato oggi si erano conosciuti su Badoo (un sito di incontri online), si erano scritti per un po’ e poi avevano deciso di incontrarsi. Tra di loro c’era anche stato un rapporto sessuale. È a lui che la giovane la sera dello stupro manda diversi messaggi audio con richieste di aiuto e anche la localizzazione del Gps. Senza ottenere, però, la risposta sperata. Tanto che, una volta tornata a casa, manda un sms dal contenuto eloquente: «Ti odio davvero». L’indomani mattina lui la contatta per chiedere informazioni su quanto accaduto la sera prima. È a quel punto che la vittima, a garanzia della reale necessità di aiuto, invia anche gli screenshot delle dieci chiamate fatte al 112 e del tentativo di mettersi in contatto con il 911 (il numero unico delle emergenze negli Usa).

Insieme alla denuncia, la ragazza ha consegnato alle forze dell’ordine anche un video in cui si vedrebbero due degli indagati «nell’atto di abusare della vittima e si percepiscono i lamenti della giovane, che è saldamente trattenuta per i capelli, e risate e sghignazzi dei giovani». I quali, però, hanno negato di avere agito con violenza e hanno ammesso di averla «toccata leggermente» per i capelli. «No, non voglio, per favore», è una delle frasi che la 19enne avrebbe rivolto più volte ai tre ragazzi. Scampoli di conversazioni registrati dalla giovane con il proprio cellulare. Durante l’interrogatorio però tutti e tre hanno affermato che «ci stava… Era tranquilla». 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]