Giovedì sera circa 300 persone hanno assistito, nella caratteristica cornice della villa comunale di Viagrande, allo spettacolo teatrale prodotto dallERSU e realizzato dagli studenti dellUniversità di Catania e dellAccademia delle Belle Arti che hanno messo in scena un classico di Molière: LAvaro.
Gli studenti sono stati coordinati e sapientemente guidati da Gioacchino Palumbo (affermato regista catanese e docente di Storia dello spettacolo e regia nellAccademia delle Belle Arti). «Lavorare con i ragazzi è sempre una scoperta ci racconta Palumbo ogni gruppo ha una diversa storia, e lavorando con loro vi è molta più libertà di ricerca che in uno spettacolo tradizionale».
Il corso, rivolto agli studenti di tutto lateneo, è durato quattro mesi, in cui i ragazzi hanno imparato a stare sul palco. «In questo corso si è cercato di insegnare a far capire ai ragazzi come comprendere ed interiorizzare un personaggio, il famoso metodo Stanislavskji, oltre che ad insegnar loro esercizi di fonetica e movimento».
Anche la scelta del soggetto è nata gradualmente durante il corso. «Non parto mai proponendo un testo ai ragazzi; aspetto di conoscerli. Alla fine è il gruppo che, lavorando e proponendo diverse scene, arriva a capire e decidere quale è il testo adatto ad essere portato sul palcoscenico».
Come già accennato, lo spettacolo è nato da una collaborazione tra gli studenti dellUniversità di Catania e quelli dellAccademia delle Belle Arti, cooperazione già sperimentata lo scorso anno con la realizzazione della Lisistrata di Aristofane. I ragazzi dellAccademia hanno realizzato sia i costumi che la scenografia. Elementi scenici dimpronta abbastanza moderna, come fa notare Cristina Rosano, aiuto regista: «La scenografia è minimalista ed originale, quei catenacci che ornano il palco hanno molto impatto sullo spettatore ed è chiaro che non si è voluto raffigurare una scena del tempo, cosa che invece è stata fatta nel realizzare gli abiti».
I giovani attori sono stati bravi, hanno calcato il palco con naturalezza ed il pubblico ha seguito con interesse. Degna di nota la prova artistica di Giovanni Ruggieri, che recitava nel ruolo dellavaro Arpagone, «La cosa più bella è fare le prove, recitare, provare e riprovare. Non si recita per lo spettacolo finale, ma per recitare. – sottolinea Giovanni – Sono venuto a sapere del corso da un amico, casualmente, ed è unesperienza che voglio ripetere». Alla sua prima esperienza teatrale, Giovanni sembra avere le idee abbastanza chiare su cosa voglia dire recitare, e lo ha dimostrato chiaramente sul palco. Così come gli altri ragazzi, da chi ha recitato un ruolo principale a chi ha detto poche battute, tutti avevano una loro storia ed un motivo che li ha spinti ad impegnarsi ed a concorrere nella riuscita di questo spettacolo.
Claudio Gentile, Don Anselmo sul palcoscenico, è stato lultimo ad unirsi alla compagnia: «Sono entrato a far parte del gruppo a tre settimane dallo spettacolo per sostituire un ragazzo. Non è stato affatto difficile integrarsi. Il mio è un personaggio in assoluta contrapposizione con Arpagone che pur essendo in scena solo alla fine dello spettacolo rappresenta la chiave di svolta verso il lietofine della commedia. Ogni tanto anche a me piace impersonare un personaggio positivo, anche se i cattivi hanno su di me un fascino particolare, diciamocelo, sono molto più divertenti da interpretare!».
Non possiamo che far loro i nostri complimenti ed augurarci che esperimenti di questo tipo abbiano presto un seguito.
Di seguito i nomi dei partecipanti al laboratorio:
Attori:
Alfredo Cortese: Commissario
Alessandro Abate: Valerio
Claudio Gentile: Don Anselmo
Eva Porto: Fil d’avena
Giovanna Musumeci: Simona
Giovanna Brutto: Mariana
Giovanni Ruggeri: Arpagone
Giampiero Cavallaro: Cleante
Giuliana Corsaro: Elisa
Serena Arcidiacono: Claudia
Simona Russo: Frosina
Costumiste:
Anna Bruno
Daniela Licciardello
Daniela Aquila
Veronica Maugeri
Francesca Graziano
Scenografie:
Giusy Boncaldo
Mirko Miceli
Per chi volesse dare uno sguardo alla trama della commedia ecco un link utile: http://xoomer.virgilio.it/brdeb/stranieri/moliere1.htm
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