Ingegnere lui e avvocata lei, Giuseppe Malatino e Simona Grassi hanno inventato una piattaforma per chi è alla ricerca di un appartamento e non vuole fregature. «Gli alloggi devono essere vicini a punti di interesse e avere dei requisiti minimi di vivibilità»
Student Flat, l’app per cercare casa e coinquilino perfetti «Nasce con l’obiettivo di creare una comunità di studenti»
Chi studia o ha studiato fuori sa quanto può essere difficile e stressante la ricerca di un appartamento o di una stanza. Soprattutto a distanza. Quanti viaggi a vuoto, quanti appuntamenti inutili, quanti biglietti aerei e quanti hotel prenotati in attesa di trovare lui: l’appartamento perfetto, quello che offre tutti i servizi che desideriamo, magari vicino alla fermata della metro o all’università. O a quel punto di aggregazione che va tanto di moda tra gli studenti nella città in cui ci stiamo trasferendo.
Lo hanno intuito anche i due catanesi Giuseppe Malatino e Simona Grassi che, da studenti ormai laureati che hanno sperimentato sulla propria pelle l’esperienza della ricerca della casa in una nuova città, hanno messo a punto una piattaforma per semplificare questo processo. Anche, e soprattutto, a distanza. Si chiama Student Flat e in soli due mesi ha già riscosso successo tra gli studenti in partenza, tanto da conquistare, da metà luglio a oggi, ben tredici città italiane. Tra cui anche Catania.
«L’app nasce con l’intenzione di creare una comunità di studenti un posto dove i ragazzi possano soddisfare le loro necessità e i loro bisogni», spiega a MeridioNews Giuseppe Malatino, ingegnere e proprietario di alcuni appartamenti che affitta a studenti, che ha ideato la start up insieme alla moglie Simona Grassi, avvocata che ha sviluppato il sito occupandosi anche dall’aspetto grafico e della promozione sui social. «L’idea è quella di agevolare i giovani nella ricerca di un appartamento che risponda ai loro desideri, ma anche una sorta di student lab dove fare esperienze di vita e di comunità».
Vista l’esperienza da host, Giuseppe aveva già chiare tutte le dinamiche che questa attività comporta, che ha messo alla base della piattaforma. «Gli alloggi – ci tiene a sottolineare – devono essere vicini ai punti di interesse e avere i requisiti minimi di vivibilità». Una stanza senza finestra, per esempio, non viene presa in considerazione. «Questi requisiti contribuiscono a determinare un indice Student Lab minimo – aggiunge Malatino – e una classifica che funziona con i punteggi che ha ogni caratteristica dell’appartamento». Dall’aria condizionata al riscaldamento, fino agli elettrodomestici a disposizione. A partire dal periodo natalizio sarà online anche la sezione dedicata alla ricerca del coinquilino ah hoc. I criteri per la scelta, in questo caso, riguardano età, corso di studio e interessi sia della persona che vive già nella casa che di quella che sta cercando una sistemazione.
«Siamo partiti a metà luglio, in piena pandemia, su tre città (Milano, Roma e Catania). In un paio di mesi ci siamo allargati a tredici città, coinvolgendo circa diecimila utenti. Ma contiamo di arrivare, entro fine anno, alle venti città accademicamente attive in Italia». Due i servizi principali offerti dalla piattaforma a chi vuole affittare: il try & rent permette di pubblicare un annuncio gratuitamente e affittare a distanza pagando il primo canone alla start up. Se il check-in è positivo, poi, il proprietario ottiene la sua parte e chiude l’affare. La modalità rent classica, invece, offre l’opportunità di pubblicare l’annuncio gratuitamente con il contatto del proprietario, così che le due parti possano mettersi in contatto diretto, dopo aver spulciato sul sito tutte le informazioni relative all’appartamento. In programma per il futuro della start up anche una convenzione con l’Università di Catania per la gestione dei ragazzi Erasmus.