Street food fest, risposta alla domanda sull’arancin* Graziano: «Promesso: non sarà una festa di paese»

Scrivi cibo di strada, leggi panelle, pane ca’ meusa e carne di cavallo, ma anche sfincione bagherese e pane cunzato trapanese. Sono alcuni dei cibi della tradizione siciliana, protagonisti dello Street food fest in programma da oggi al 20 maggio nel centro storico della città di Catania. «È la prima volta che il festival viene portato a Catania», commenta Andrea Graziano, direttore tecnico dell’evento e ideatore di Fud Bottega Sicula.

Lungo via Etnea sarà possibile trovare oltre trenta proposte di cibi di strada provenienti dalla Sicilia e non solo. Gli stand si snoderanno da Villa Bellini fino ai Quattro canti, con opzioni vegetariane e gluten free. Un’area sarà dedicata a cooking show e a momenti di approfondimento culturale, a degustazioni di vini e dei migliori piatti della cucina di strada: lo Spazio gourmet, che sarà allestito in piazza Stesicoro. Sarà da qui che dovrà passare chi vuole conoscere da vicino noti chef del territorio ed esperti del settore. Ma soprattutto è qui che dovrà fermarsi chi vuole mettere un punto alla più antica diatriba culturale della nostra Isola: si dice arancina o arancino? A rispondere sarà, infatti, Stefania Iannizzotto, linguista siciliana ed esponente dell’Accademia della Crusca che già in passato si è occupata della spinosa questione

«Questa festa gastronomica sarà l’occasione per raccontare l’identità del nostro territorio – continua Graziano -. Insieme a esponenti dell’assessorato regionale alla Pesca, delle università degli Studi di Catania e di Palermo rifletteremo sul valore del cibo di strada, della sua materia prima, sui valori nutrizionali e le proprietà benefiche, con approfondimenti tematici legati alla sostenibilità ambientale e alla sana alimentazione». Tra gli incontri più attesi, quelli con i professionisti del settore: Edoardo Raspelli, noto conduttore tv; Alfonso Isinelli, giornalista enogastronomico; Massimo Bernardi direttore di Dissapore.it; Nino Aiello, giornalista e gastronomo. E poi ancora gli chef: Lorenzo Ruta, Giuseppe Bonsignore, Salvatore Gambuzza, Alfio Visalli, Dario Di Liberto, Valentina Chiaramonte, Salvatore Vicari, Gaetano Romeres, Giovanni Capizzi.

«Si tratta di una novità per la città – sottolinea Graziano –. Alcuni commercianti del centro ci hanno manifestato i loro dubbi. Credevano che avremmo organizzato una classica festa di paese – continua il direttore tecnico -, invece ogni allestimento e ogni forma di intrattenimento saranno molto curati». Tra i produttori ci sarà una gara e a giudicare il piatto migliore sarà una giuria di esperti. In palio il premio Street food fest 2018. Sono previsti musica live, animazione itinerante e spettacoli, con molti artisti che si esibiranno sui due palchi allestiti lungo via Etnea. «Sarà forse una delle prime volte in cui il centro di Catania si animerà così – conclude Andrea Graziano – e siamo certi che l’evento vedrà una grande partecipazione della cittadinanza etnea».


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