È francese, ha 43 anni e si chiama Christian Guémy. È uno dei più noti esponenti dell'arte urbana mondiale e, ospite della mostra Codici sorgenti a Palazzo Platamone, ha scelto di dipingere anche nel capoluogo etneo. Lasciando quattro tracce del suo passaggio. Guarda le foto
Street art, le opere di C215 sui muri di Catania Ritratto di Sant’Agata secondo l’artista francese
Un’immagine di sant’Agata, il volto del fisico Ettore Majorana, il bacio di una coppia d’anziani innamorati. Sono i soggetti scelti e ritratti in alcuni angoli del centro storico di Catania da C215. È lo pseudonimo con cui si firma Christian Guémy: artista francese, 43enne, è tra i più apprezzati nel campo della urban art e ha dipinto nelle principali capitali del mondo.
I disegni che ha lasciato a Catania sono quattro, e sono fatti per sorprendere lo sguardo del passante distratto. Ma pure per essere scoperti dall’appassionato che sa già dove cercarli. L’immagine della santa patrona della città è la sola a colori. Si trova in piazza Stesicoro, sulla fiancata della malridotta bancarella messa sopra il marciapiede che sta alle spalle della statua dedicata a Vincenzo Bellini.
Il ritratto di Ettore Majorana è accompagnato da un testo in cui si chiedono informazioni sulla sua misteriosa scomparsa. Sono le parole scritte, il 17 luglio 1938, nella rubrica Chi l’ha visto? tenuta sul quotidiano nazionale La Domenica del Corriere. L’immagine è stata realizzata in due copie. Una in via sant’Agata, su un armadio della corrente elettrica. L’altra sul muro lungo la scalinata Alessi.
Scendendo le scale, all’incrocio tra via Alessi e via san Giuseppe al Duomo, c’è il ritratto dei due anziani che si baciano. Le quattro opere sono di dimensioni limitate e sono realizzate su delle superfici sporcate con tag o altre scritte fatte col pennarello. Che Guémy ha sostituito con le sue creazioni, che utilizzano la tecnica dello stencil.
L’artista francese – che nel 2015 ha dipinto lungo le strade di Palermo – a Catania ha lasciato la sua traccia di recente. L’occasione gli è stata data dall’invito a partecipare alla mostra di urban art dal titolo Codici Sorgenti. Si è tenuta a dicembre, a Palazzo della cultura, ed è stata organizzata come appuntamento collegato all’inaugurazione delle opere d’arte dipinte sui silos del porto etneo.