Il presidente della Regione, questa mattina, ha indetto una riunione alla presenza dei sindaci delle città metropolitane - eccetto Salvo Pogliese - e dei dirigenti dei dipartimenti regionali. Sul tavolo un report del Cas sugli interventi più urgenti
Strade, vertice a Palermo per discutere di manutenzione Musumeci: «Dopo Genova, c’è necessità di velocizzare»
«La tragedia di Genova ha solo accelerato un percorso che avevamo già intrapreso». Il presidente della Regione, Nello Musumeci, presenta così l’incontro che in queste ore si tiene a Palermo per discutere degli interventi da effettuare su strade e ferrovie siciliane. Sul tavolo c’è un report stilato dal Consorzio per le autostrade siciliane, in cui sono stati inseriti i punti che necessitano maggiormente la manutenzione. Tema quest’ultimo che violentemente è finito al centro dell’agenda politica in seguito al crollo del ponte Morandi di Genova, che ha causato la morte di oltre quaranta persone.
A prendere parte al vertice, oltre al governatore, l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, i dirigenti generali dei dipartimenti alle Infrastrutture e alla Protezione civile, Fulvio Bellomo e Calogero Foti, e poi ancora il coordinatore territoriale dell’Anas, Valerio Mele, il direttore del Cas, Salvatore Minaldi, e i sindaci metropolitani di Palermo e Messina, Leoluca Orlando e Cateno De Luca. Assente, invece, il sindaco della città metropolitana di Catania, Salvo Pogliese, in questi giorni in ferie. Invitati anche i commissari straordinari dei liberi consorzi siciliani.
«L’obiettivo è quello di avere una diagnosi seria sullo stato di salute delle infrastrutture isolane – ha commentato Musumeci – Già a febbraio avevo anticipato che con la Protezione civile stavamo predisponendo una mappa delle strade particolarmente vulnerabili alle sollecitazioni sismiche. Lavoro per il quale servono un paio di anni. Adesso – continua il presidente della Regione – il tema è legato alle condizioni generale di strade e ferrovie. Abbiamo il dovere di sapere tutto su quali opere intervenire e poi procedere con un monitoraggio periodico. Dopo individueremo risorse necessarie e tempi per poter intervenire».