Step1, il documento della commissione

Il giorno 11.3.2009, alle ore 15.30, nei locali del Rettorato, si è riunita la Commissione istituita dal Senato accademico, nell’adunanza del 26 gennaio ultimo scorso composta dal preside della facoltà di Giurisprudenza, prof. V. Di Cataldo, dal dirigente dell’area dei Rapporti istituzionali e con il territorio, avv. R. Branciforte, e dal preside della facoltà di Lingue e Letterature straniere, prof. N. Famoso, avente il fine di esaminare ed approfondire la questione relativa al progetto “Step1”.

Il Preside Famoso fa presente che “Step1” è nato nel marzo 2004, nell’ambito dei laboratori su “Il giornale online” organizzati in ambito curriculare nel quadro delle “altre attività formative” presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere. Per deliberazione della Facoltà tali laboratori sono stati inquadrati in un progetto informativo studentesco multicanale, promosso e costituito dalla Facoltà di Lingue e Letterature straniere sul modello di quanto realizzato in altri atenei, sia con riferimento ai corsi di scienze della comunicazione, che con valenza didattica più complessiva. Poiché la realizzazione del progetto comportava la creazione di vere testate giornalistiche, la Facoltà di Lingue ha registrato “Step1 Periodico telematico di informazione”, presso il Tribunale di Catania n. 4/2005 del 11/01/2005. La direzione di Step1 è stata affidata ad Enrico Escher, giornalista e docente a contratto presso la Facoltà. Dopo le dimissioni di Enrico Escher, per gravi motivi di salute, il Consiglio di Facoltà ha individuato un nuovo direttore, nominato dal preside in applicazione del “Regolamento per l’attuazione del Progetto Step1”.

Uniformandosi a tale regolamento la testata ha svolto attività di informazione e comunicazione su argomenti di attualità sociale, culturale, civile ed ambientale e sui temi della condizione studentesca e giovanile, e si sono variamente impegnate ad illustrare e favorire la conoscenza delle iniziative e delle attività promosse dalla facoltà e dall’Università di Catania. La Facoltà ha vigilato sul rispetto delle “Finalità e codice etico” (art. 1 del Regolamento) e sull’efficacia nell’acquisizione da parte degli studenti di abilità pratiche nel campo del giornalismo e dei nuovi media sia attraverso i docenti incaricati del coordinamento editoriale sia attraverso la figura del direttore responsabile. L’autonomia concessa alla redazione studentesca, nel rispetto delle norme, è parte del progetto in quanto l’educazione al pluralismo, lo sviluppo di un’attenta capacità di controllo delle fonti e la maturazione di una coscienza deontologica nella gestione delle informazioni costituiscono una parte essenziale dei contenuti didattici che la Facoltà si prefigge.

Il preside Famoso ha specificato che la Facoltà, anche attraverso la consulenza dell’ufficio legale dell’ateneo, ha regolarmente provveduto agli adempimenti di legge d’obbligo per gli operatori dell’informazione, quali l’obbligo di registrazione presso la cancelleria del Tribunale nella cui circoscrizione la pubblicazione deve effettuarsi (art. 5 della legge n. 47/1948), l’obbligo di nominare un direttore responsabile (art. della legge n. 47/1948), l’obbligo di indicare sul giornale il nominativo del proprietario e del direttore o vice direttore responsabile, nonché il luogo e la data di pubblicazione (art. 2 della legge n. 47/1948). Nel corso di un esame più dettagliato degli adempimenti accessori, la commissione ha altresì individuato l’opportunità dell’iscrizione al registro degli operatori di comunicazione (ROC), imposta anche ai soggetti “che pubblicano con regolare periodicità una o più testate giornalistiche in formato elettronico e digitale” (art. 1, com. 6, n. 5, della legge n. 249/1997 e art. 1 del regolamento adottato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni con delibera n. 236/01/CONS) e l’obbligo di comunicazione annuale all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (art. 24, commi 3 e 5, del citato regolamento).

L’Avv. Branciforte, oltre all’indicazione di tali specifici obblighi supplementari, ha poi evidenziato che, in caso di lesione del diritto all’onore e alla reputazione di terzi derivante dallo svolgimento dell’attività giornalistica e dalla pubblicazione di un giornale, sono civilmente responsabili, in solido con gli autori del reato di diffamazione, anche il proprietario della pubblicazione e l’editore (art. 11 della legge n. 47/1948).

A tal proposito, il Preside Di Cataldo ha proposto di verificare presso gli competenti uffici dell’Amministrazione centrale quali siano le condizioni e le modalità per procedere alla copertura assicurativa dei rischi inerenti a responsabilità civile per lesione del diritto all’onore e alla reputazione commessa a mezzo stampa che, ai sensi dell’art. 11 della legge n. 47/1985, grava sul proprietario della pubblicazione e sull’editore, in solido con l’autore del reato di diffamazione.

L’Avv. Branciforte ha evidenziato come la pubblicazione di una testata, anche se via internet, comporta la disponibilità di adeguate risorse economiche, umane, strumentali e materiali, risorse delle quali la struttura decentrata proponente dovrebbe garantire l’acquisizione e il reperimento per potere proseguire l’attività editoriale.

Il preside Famoso, evidenziando che “Step1” non costituisce un organo ufficiale dell’Università di Catania, che l’attività di “Step1” è strettamente collegata alle finalità didattiche della Facoltà e che essa è stata regolamentata dal Consiglio di Facoltà, ha ribadito: 1) che il suddetto regolamento sia sottoposto a controllo di legittimità dal Senato accademico in base all’art. 65, comma 3 dello Statuto d’ateneo; 2) che, in considerazione della peculiare funzione della testata giornalistica in oggetto e della sua potenziale estensione interfacoltà, la Facoltà di Lingue auspica che il comitato editoriale, con funzione di garante dell’osservanza del regolamento, possa essere integrato anche con due membri designati dal Senato accademico su deliberazione dello stesso Senato a emendamento del Regolamento in oggetto; 3) che in questo, come negli altri casi di forum interattivi su internet delle singole Facoltà, si prescriva il rifiuto dell’anonimato nei commenti e si distingua nettamente, anche ai fini della responsabilità penale e civile, la parte giornalistica pubblicata sotto la responsabilità della direzione del giornale dagli interventi dei lettori; 4) che si provveda a dare ai competenti uffici dell’Amministrazione centrale il compito di procedere alla copertura assicurativa dei rischi inerenti a responsabilità civile per lesione del diritto all’onore e alla reputazione commessa a mezzo stampa per tutte le pubblicazioni intestate a strutture centrali e decentrate dell’ateneo. 

L’Avv. Branciforte ha, però, sottolineato la necessità che qualsiasi testata giornalistica o, comunque, qualsiasi iniziativa editoriale per mezzo della quale viene speso il nome e l’immagine dell’Università di Catania, avente tra i propri scopi quello di svolgere attività di informazione su temi di carattere generale dotati di rilevanza esterna nei confronti della massa indifferenziata dei lettori e/o fruitori del web, abbia come proprietario ed editore l’Ateneo e, quindi, il rettore, quale legale rappresentante dell’istituzione, rimarcando, altresì, che lo svolgimento dell’attività in esame dovrebbe essere disciplinata da un apposito codice deontologico.

Pertanto la Commissione propone che si trasferisca all’Ateneo, e quindi al Magnifico Rettore la titolarità della testata, evitando, però, la sua cancellazione, anche al fine di salvaguardare l’avviamento acquisito.

La commissione, al fine di dettare una regola di comportamento uniforme ed organica per tutta l’Amministrazione, evidenzia, tra l’altro, l’opportunità di disciplinare la procedura di attivazione ed istituzione delle attività pubblicistico-editoriali all’interno dell’ateneo. In particolare, si è rimarcato che i programmi editoriali di cui si chiede l’attuazione dovrebbero essere proposti dalla struttura decentrata interessata, previa individuazione della compatibilità finanziaria dell’iniziativa, con la redazione di un codice deontologico, con indicazione specifica del direttore responsabile e di un comitato editoriale, composto dal responsabile della struttura, due nominati dal Senato accademico su proposta del Rettore e due dalla struttura stessa, con il compito di vigilare sull’osservanza del codice deontologico. La delibera della struttura proponente dovrebbe poi essere trasmessa all’Amministrazione centrale al fine di essere sottoposta all’esame e all’approvazione del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione, i quali, previo accertamento della legittimità dell’iniziativa e della sussistenza della relativa copertura finanziaria, potranno procedere all’autorizzazione per la registrazione della testata a nome dell’Ateneo, con affidamento della gestione alla struttura proponente.

Tutto ciò premesso e considerato che la titolarità di una testata giornalistica deve essere attribuita all’Ateneo, la Commissione, incaricata dal rettore, ha proposto di far approvare dagli organi centrali di governo la nuova procedura di attivazione ed istituzione di attività pubblicistico-editoriali di tipo giornalistico nel senso sopra indicato e, conseguentemente, ha invitato la Facoltà di Lingue e letterature straniere di procedere secondo le indicazioni della Commissione (progetto giornalistico, progetto finanziario, direttore, comitato editoriale, codice deontologico), anche con apposita delibera, trasmettendo la relativa richiesta al Rettore.

Avv. Rosanna Branciforte – Prof. Vincenzo Di Cataldo – Prof. Nunzio Famoso


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