Statuto siciliano, il Cdm approva le modifiche. Bankitalia resta il capo

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva, nella seduta odierna, il decreto legislativo che detta le nuove norme di attuazione dello Statuto della Regione siciliana in materia di credito e risparmio. Nuove norme proposte dalla Regione siciliana.

Ne da’ notizia l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, che lo definisce “un provvedimento di portata storica:  “Dopo sessant’anni (il testo precedente risaliva infatti al 1952) attribuisce alla Sicilia strumenti normativi moderni e coerenti con l’ordinamento europeo”.

A noi, le proposte della Regione siciliana varate con il decreto oggi, non sembrano così rivoluzionarie. Anzi, abbiamo giudicato il documento portato a Roma dalla Sicilia, poco coraggioso. Perché se da un lato ammoderna le disposizioni in materia – passaggio necessario visto che dal 1952 ad oggi, il mercato creditizio e la legislazione hanno  subito profonde trasformazioni- dall’altro non tiene minimamente conto delle  istanze autonomiste, così come formulate dal professore Massimo Costa, tra i massimi esperti in materia e componente della Consulta regionale per i rapporti con lo Stato.

Istanze che che hanno per oggetto i poteri di Bankitalia in Sicilia, regione che per Statuto potrebbe battere moneta, o misure che possano compensare il massacro del sistema creditizio siciliano, dall’Unita d’Italia ad oggi.  La Regione siciliana, nelle sue proposte, , che potete leggere qui,  i poteri della Banca centrale, non li ha messi minimamente in dubbio né ha chiesto granché.

Non a caso, Armao precisa che il decreto  “scaturisce dalla collaborazione tra la Regione e la Banca d’Italia”. L’unico ‘piccolo’ traguardo,  il riconoscimento dell'”Osservatorio regionale sul credito ” il cui compito e’ quello di monitorare le condizioni bancarie praticate in Sicilia a famiglie e imprese, adottando iniziative conseguenziali nel confronto costante con il sistema bancario regionale.”

“Chi si accontenta gode così, così” recita una canzone…Che non piace a chi crede nel valore e nell’attualità dello Statuto siciliano.

Statuto in Cdm: la Regione in ginocchio
La Sicilia che vorrei
Trattativa Stato-Regione, Costa for president


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]