Con i proventi di queste contravvenzioni si sarebbe potuto abbattere la nuova tassa. La vicenda, pero', e' stata insabbiata. Da qui la denuncia del movimento 5 stelle alla magistratura penale e alla corte dei conti
Stangata Tasi a Palermo, M5S: Con le multe ai politici per i manifesti abusivi si poteva anche evitare
CON I PROVENTI DI QUESTE CONTRAVVENZIONI SI SAREBBE POTUTO ABBATTERE LA NUOVA TASSA. LA VICENDA, PERO’, E’ STATA INSABBIATA. DA QUI LA DENUNCIA DEL MOVIMENTO 5 STELLE ALLA MAGISTRATURA PENALE E ALLA CORTE DEI CONTI
“E più facile percorrere le comode autostrade che portano alla tasche dei cittadini che le trazzere del risparmio e delloculata amministrazione.
Parola del Movimento 5 Stelle di Palermo, che non ha digerito “la stangata fiscale servita dal Sindaco, Leoluca Orlando, sul piatto dei cittadini palermitani con una Tasi quasi ai massimi livelli a far da contorno alla già sostanziosa portata della Tari”.
In realtà, il Sindaco c’entra fino a un certo punto: il Sindaco ha proposto la Tasi ai massimi livelli, che è stata approvata dal Consiglio comunale e, segnatamente, dai consiglieri vicini a Orlando e dal gruppo consiliare di Forza Italia al gran completo.
Non pretendevamo – dice il deputato alla Camera, Riccardo Nuti – che la Tasi si riuscisse ad azzerare, come avvenuto, ad esempio, a Ragusa, dove, guarda caso, cè unamministrazione 5 Stelle. Avremmo evitato volentieri, però, di vedere Palermo sul podio dei Comuni più inflessibili.
E dire che un modo per annacquare laliquota e allentare la morsa sulla gola dei contribuenti per il M5S ci sarebbe stata.
Bastava – afferma il deputato allArs, Giorgio Ciaccio – che Comune di Palermo e Prefettura fossero stati più solerti a far pagare ai politici la valanga di multe per i manifesti abusivi elevate nelle due tornate elettorali del 2012 (comunali e regionali) per portare un po di denaro nelle ‘casse’ municipali. Non sappiamo ancora cosa sia successo di preciso: di certo cè che la montagna delle infrazioni accertare (circa 9000) non ha partorito il topolino di un euro. Col risultato che ora le multe sono carta straccia. E ovvio che vogliamo vederci chiaro, per questo abbiamo denunciato tutto alla Procura della Repubblica e a quella della Corte dei Conti (questa ha già aperto uninchiesta).
Dalle multe, circa 9000 secondo i dati raccolti dal Movimento 5 Stelle con ripetuti accessi agli atti e svariati colloqui con le parti coinvolte, per le ‘casse’ comunali sarebbe arrivata una grossa boccata dossigeno: Le sanzioni previste infatti – spiega Ciaccio – avrebbero potuto fruttare cifre che oscillavano tra le 900 mila euro e i nove milioni. Non sarebbero bastati a coprire la Tasi, ma a calmierarla sicuramente sì.
E deprimente pensare – aggiunge Nuti – che quando sono i comuni cittadini a commettere uninfrazione non ci sia scampo (comè giusto) mentre è tuttaltra storia quando di mezzo ci sono i politici.
E dire che per il 2012 la casta non avrebbe dovuto farla franca come sempre. Quellanno, infatti, non era in vigore la solita norma-beffa che sanava con micro-sanzioni anche maxi violazioni.
Noi comunque non ci arrendiamo – promette Ciaccio – anzi abbiamo esteso la nostra azione e le nostre denunce a tutti i Comuni dellisola.
Infine una stoccata a Renzi: Speriamo – dice Nuti – che la faccenda dei Comuni tartassati sgombri finalmente il campo dalle ipocrisie e che i cittadini capiscano che la storia delle 80 euro era tutta una farsa. Renzi con la sinistra si è ripreso con enormi interessi, e da tutti, quello che con la destra ha dato in misura minima solo a pochi.