Circa 350 supporter incontrano i giocatori del Catania. «Vi sosterremo sempre, siete la nostra salvezza. Chiedete alla società di aprire le porte degli allenamenti». L'attaccante Emanuele Calaiò risponde: «Vi vorremmo al nostro fianco sempre, ma decide la società. Restiamo uniti»
Squadra e tifosi a Torre del Grifo Calaiò: «Serve restare uniti»
È iniziato poco dopo le 13 e 30, all’esterno del cancello secondario del centro sportivo di Torre del Grifo (sede degli allenamenti del Catania) l’incontro tra i rossazzurri e i tifosi. Programmato venerdì alle 15, è stato successivamente spostato a stamane una volta che i giocatori, saputo dell’iniziativa, hanno informalmente aperto alla possibilità di incontrare direttamente i sostenitori al termine dell’allenamento mattutino già programmato. All’appuntamento era presente l’intero organico della prima squadra, senza allenatore né presidente. Di fronte ai giocatori, erano circa 350 i tifosi rossazzurri con una nutrita rappresentanza dei gruppi organizzati.
Sotto l’attento occhio degli uomini della sicurezza, poliziotti in borghese e carabinieri, l’incontro con la squadra è iniziato con le parole dei tifosi. In loro rappresentanza, ha parlato uno dei capi del tifo organizzato della curva nord: «Siamo venuti qui per dimostravi che noi saremo sempre al vostro fianco. Fino al termine del campionato vi sosterremo. I conti di questa stagione, presentata come quella dell’immediata risalita in serie A, li faremo alla fine. Adesso bisogna almeno salvare la categoria e potete farlo solo voi – il messaggio lanciato – Siete voi che andate in campo, siete voi la nostra salvezza e per questo dovete dare il massimo in ogni partita».
Delegato a parlare dalla squadra, che domenica partirà alla volta di Vicenza, Emanuele Calaiò: «Ci siamo sempre presi la responsabilità delle nostre prestazioni, sia quando siamo stati fischiati che quando siamo stati applauditi. Per noi è importante avere i tifosi al nostro fianco, in questa occasione come allo stadio. La compattezza è lo spirito giusto con cui affrontare le partite che ci separano dalla fine del torneo e che dovranno significare per noi punti in classifica per toglierci dalle zone pericolose – ha affermato – Ci metteremo il cuore. Siamo contenti di questo incontro, di vedervi qui così tanti, è la riprova di una tifoseria unita alla squadra che tiene a questi colori oltre ogni cosa».
«Ci dispiace non vedere qui con voi il presidente Pulvirenti», hanno sottolineato i tifosi. «È da tempo che non apre Torre del Grifo per confrontarsi coi tifosi né per consentire a noi di stare vicino alla squadra in un momento in cui ne avrebbe tanto di bisogno». Da qui la richiesta alla società di aprire le porte di Torre del Grifo in occasione degli allenamenti. La squadra, sempre per bocca di Emanuele Calaiò ha spiegato di essere formata da «giocatori, è la società a pagarci e dirci quello che dobbiamo fare. Su quel che accade al di fuori del terreno di gioco come di allenamento ne sappiamo tanto quanto voi. Non possiamo promettere niente a nome della società. Possiamo solo dirvi che noi vorremmo i nostri tifosi accanto, sempre, anche a Torre del Grifo. Non siamo però noi a decidere, bensì la società senza il cui assenso non avrebbe potuto avere luogo neanche questo incontro».
A prendere la parola anche il capitano Ciro Capuano: «Dobbiamo stare uniti come lo siamo adesso, squadra e tifosi. Abbiamo le qualità e il tempo per tirarci fuori da questa brutta situazione di classifica. Concentriamoci sul campo, i conti con la società li faremo tutti alla fine della stagione. Per adesso ciò che è importante è salvare la categoria».
Al termine dell’incontro, alcuni sostenitori hanno varcato i cancelli di Torre del Grifo, uscendone dopo alcuni minuti. Quindi, la folla di tifosi si è dispersa ma non prima di avere accompagnato e salutato l’uscita dei giocatori dal centro sportivo.