Spuntano 175 milioni per l’Avviso 20

Colossale bugia perpetrata per mesi e mesi dal dirigente generale del dipartimento regionale Istruzione e Formazione professionale, Ludovico Albert, nei riguardi della Sicilia tutta. Tale appare il risvolto della notizia – di qualche ora fa – circa lo sblocco di 175 milioni di euro di fondi comunitari per dare il via (ma sarà vero) all’Avviso 20.

L’annuncio dato dall’assessore regionale al ramo, Accursio Gallo, sicuramente rasserena l’ambiente formativo siciliano in fibrillazione da troppe settimane. Ma la notizia è di quelle che non ammette rinvii. Trovati i soldi. Significa che prima di oggi abbiamo scherzato? E’ la certezza che non esisteva alcuna copertura all’Avviso 20.

Significa anche – ma non avevamo dubbi – che la Corte dei Conti aveva solamente preso atto della graduatoria degli enti beneficiari inviata dal duo Albert/Centorrino (Mario Centorrino, già assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale). Graduatoria carente della scheda finanziaria.

Abbiamo avuto, quindi, la conferma del perché la magistratura contabile avesse chiesto l’invio di 604 decreti di finanziamento per l’apposizione di visti singoli con la relativa copertura. Il rifiuto era motivato dall’assenza di copertura finanziaria, che era – ed è -parziale. Proprio così, solamente 108 milioni di euro fino a stamattina erano disponibili.

Ma il fabbisogno complessivo – ricordiamo – è pari a 287 milioni di euro. Ed è la somma necessaria a coprire il primo dei tre anni. Ciò significa che aveva ragione Salvino Caputo, presidente della commissione Attività produttive dell’Assemblea regionale siciliana a chiedere chiarezza con una interrogazione parlamentare. Lo stesso Caputo, dalle pagine di linksicilia, qualche settimana fa ha dichiarato: “Ho chiesto all’assessore regionale alla Economia, Gaetano Armao, e al dirigente generale del dipartimento Formazione, Ludovico Albert di trasmettere la copia del decreto di finanziamento, con contestuale registrazione della Corte dei Conti che assicura la copertura finanziaria dell’Avviso 20, ciò al fine di fugare le voci, sempre più insistenti, dell’inesistenza, allo stato, del provvedimento contabile che garantisce il corretto svolgimento delle procedure”.

Sulla vicenda si era espresso anche il presidente della quinta commissione legislativa dell’Assemblea regionale siciliana, Salvatore Lentini. Il parlamentare, più volte, si era soffermato sulla mancanza di copertura finanziaria dell’Avviso 20, dichiarandosi preoccupato per la sorte di migliaia di lavoratori. Nonostante ciò, Albert rassicurava circa la capienza finanziaria.

Nel corso di una recente seduta della commissione Cultura, Formazione e Lavoro (cioè la già citata quinta commissione legislativa dell’Ars), interpellato sull’argomento, Ludovico Albert ha fornito la sua versione riportata nel verbale ufficiale. Ecco il testo: “Premesso che i ritardi sono dipesi anche dalle tempistiche di bilancio, rappresenta che con il decreto di approvazione dei corsi è stato già posto in essere un impegno di spesa cui devono necessariamente seguire, per prassi consolidata, i singoli decreti di finanziamento. Rivendica che la Regione siciliana è l’unica Regione alla quale Bruxelles ha riaperto i flussi di spesa”.

Ed ora? Chi ha ragione, Gallo o Albert? Tutte le rassicurazioni date dal dirigente generale al ramo in ogni dove, circa la totale copertura finanziaria dell’Avviso 20, sembrano improvvisamente deboli. Soltanto qualche ora fa, come già accennato, si è avuta certezza della disponibilità di 175 milioni di euro.

Ed allora proviamo a chiarire l’aspetto. Sono 287 i milioni necessari alla copertura totale per il 2012/2013 (un anno) dell’Avviso 20/2011. I 175 milioni sono comprensivi del cofinanziamento perché, pare, prelevati dai defunti Avviso n.7 e n.8 , definanziati probabilmente proprio per questa natura. Circa 108 milioni di euro erano già disponibili, ma di questi attendiamo di conoscere se la quota di cofinanziamento regionale e statale sia compresa oppure no. Mancherebbero circa 3 o 4 milioni di euro. Nella sostanza, le bugie hanno le gambe corte. 

 

 


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