«Avrai microspie dovunque». Questa una delle frasi intercettate dagli inquirenti che indagano sulla scomparsa dell'agricoltore di Termini Imerese. Ad avvalersi della facoltà di non rispondere sono stati Luana Cammalleri e Pietro Ferrara
Sparizione Giovanni La Duca, coppia non risponde al gip Moglie e amante sono accusati di avere ucciso agricoltore
Non hanno risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari Luana Cammalleri e Pietro Ferrara, la coppia accusata di avere ucciso Giovanni La Duca, agricoltore di Termini Imerese (Palermo) di cui si sono perse le tracce nel 2019. L’uomo è il marito di Cammalleri e sarebbe stato ucciso dai due che avevano una relazione clandestina. Arrestati venerdì scorso, la coppia si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Per gli inquirenti, tre anni fa attirarono la vittima in campagna per poi ucciderla e sopprimere il cadavere. Per depistare le indagini avrebbero portato l’automobile di La Duca a 12 chilometri di distanza. L’indagine è ruotata attorno a intercettazioni, analisi dei tabulati telefonici e dei sistemi di videosorveglianza e informazioni raccolte in questi anni. All’origine del delitto ci sarebbe stato anche il timore di Cammalleri di dovere lasciare la casa di La Duca, da cui si stava separando.
«Anche a casa tu avrai microspie ovunque, quindi quando magari ci sentiamo accendi lo stereo, quello che c…vuoi e ti vai a infilare in un buco. E spegni prima di partire da casa, spegni il telefono». Questa è una delle intercettazioni che hanno rafforzato negli inquirenti – la procuratrice Marzia Sabella e i pm Alfredo Gagliardi e Luisa Campanile – il convincimento che Cammalleri e Ferrara siano responsabili della scomparsa e dell’omicidio dell’agricoltore.
Nel corso dell’indagine Ferrara ha trovato una microspia nella propria automobile, ma ha pensato che a metterla fosse stato il marito della propria amante. «Se fossero stati gli sbirri a quest’ora avresti le manette», è una delle frasi dell’uomo intercettate dagli inquirenti.