Prevista per agosto la realizzazione di un cavo d'acciaio che permetterà di lanciarsi dalla montagna del borgo al Mar Tirreno, a una velocità di oltre 100 chilometri orari. Solo uno dei tanti progetti madoniti, all'insegna del fare rete. «Puntiamo su viabilità locale, scuola e sanità» dice l'assessore di Pollina Giovanni Nicolosi
Sospesi in aria, il volo dell’angelo a San Mauro Castelverde Mentre le Madonie provano a creare un brand identitario
«Abbiamo accolto la notizia con soddisfazione e speranza che tale opera possa e debba rappresentare un volano di sviluppo del nostro paese». Il sindaco di San Mauro Castelverde Giuseppe Minutilla accoglieva così a inizio anno la notizia con la quale il ministro dello Sport (ormai in fase di decadenza) Luca Lotti, nonché segretario del comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe), rendeva noto di aver «approvato il progetto turistico sportivo Volo dell’angelo per l’importo di 1.018.031 euro».
A distanza di tre mesi dall’annuncio, la zipline (più nota appunto come volo dell’angelo) – che consiste nel percorrere su un cavo d’acciaio sospesi in aria un tragitto che parte dalla montagna del borgo delle Madonie per giungere al Mar Tirreno – è in via della realizzazione. «Siamo in attesa della pubblicazione del decreto che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni – conferma il primo cittadino – . Se sarà così a giugno dovrebbero iniziare i lavori che prevedibilmente dureranno due mesi». Insomma: nella seconda parte dell’estate potrebbe essere già possibile per gli appassionati e curiosi scaraventarsi in volo a velocità previste tra i 100 e i 120 chilometri orari.
Il condizionale è d’obbligo, visto che già l’iniziativa avrebbe dovuto essere realizzata tra fine 2017 e inizio 2018 per poterla lanciare nel clou della stagione, tra la primavera e l’estate. Si confida in ogni caso in una clemenza del tempo, che magari possa concedere nuove chance a chi vorrà provare un brivido in salsa madonita. Sempre a San Mauro, poi, l’altro gioiello naturalistico si chiama Le Gole di Tiberio. Mentre le Madonie provano a darsi un’identità comune e a fare rete, nel vero senso della parola. Lo scorso 5 marzo si è tenuto presso l’aula consiliare del Comune di Pollina un incontro con gli amministratori del territorio. A unire tutti è il progetto l’Unione delle Madonie, che raccoglie 16 Comuni che il governo nazionale ha scelto come prototipo per la creazione di una maggiore integrazione del territorio.
«Si punta sulla viabilità locale, sulla scuola e sulla sanità – dice l’assessore del Comune di Pollina Giovanni Nicolosi – L’idea è quella di coordinare le politiche turistiche sulle Madonie creando un brand identitario, con un calendario annuale degli eventi più importanti, da inserire poi nelle varie fiere nazionali e internazionali». Un calendario che partirà a gennaio 2019, proprio per dare la possibilità a tutti di preparare appuntamenti meditati e ben organizzati. «L’altra volontà – aggiunge Nicolosi – è di mettere a sistema gli attrattori culturali: se il sistema museale già esiste, noi pensiamo agli altri attrattori come i teatri all’aperto (ad esempio quelli di Pollina e Petralia Soprana), pensiamo di aprire un confronto con il clero per l’apertura delle chiese. Puntiamo tantissimo sugli itinerari turistico-naturali, che spesso sono all’interno dell’area Parco o comunque in zone di interesse naturalistico».