Il difensore classe '95, figlio di Mario tecnico del Potenza e reduce da due stagioni vissute al Deportivo La Coruna, cerca un rilancio con la maglia rosanero nell'ambito di una carriera frenata finora da alcuni infortuni. Il presidente Mirri e il Catania, intanto, incontrano l'assessore regionale allo Sport, Manlio Messina
Somma arriva con un bagaglio carico di entusiasmo «Un onore essere qui, Palermo non ha categoria»
L’incontro figlio-padre è saltato ma non definitivamente. L’appuntamento tra Michele e Mario Somma, che si sarebbero dovuti incrociare domenica in occasione della gara Palermo-Potenza, è solo rinviato. Il neo-difensore rosanero e il papà che è alla guida della compagine lucana si ritroveranno nel match di ritorno o, comunque, nel momento in cui verrà recuperata al Barbera la partita non disputata due giorni fa. «Se speravo di giocare contro mio padre? Sì, altrimenti mi avrebbe preso in giro e mi toccava anche batterlo – ha spiegato con una battuta il numero 24 rosanero nel corso della sua presentazione alla stampa – è stata una settimana atipica durante la quale non sono mancati gli sfottò con i miei compagni del tipo ‘Ora questo lo dici a tuo padre e cose di questo genere’ ma con lui, quando ci siamo sentiti, non abbiamo parlato della partita trovandoci entrambi, peraltro, in una posizione delicata. Le dinamiche sono state quelle normali tra padre e figlio e diciamo che, in relazione alle conversazioni relative al match che avremmo dovuto affrontare, abbiamo fatto 0-0».
Il rapporto non è ovviamente paragonabile a quello con il papà ma nella sfera di conoscenze di Somma, difensore centrale adattabile come terzino destro, anche il tecnico Roberto Boscaglia occupa un posto di rilievo: «Ci conosciamo a memoria – ha ammesso – e la trattativa è partita anche in virtù della conoscenza tra me e lui (al Brescia, ndr) e i direttori Sagramola e Castagnini. Con il tempo si cambia e anche lui ha messo cose nel suo bagaglio. L’ho ritrovato con tanta voglia e ambizione. Aspetti che ho notato anche in tutti gli altri componenti del gruppo. Le mie condizioni? Mi sento pronto e sono a disposizione della squadra anche se sarà il mister, naturalmente, a fare le sue scelte a partire dalla gara a Terni». Un match che, sulla carta, presenta molte insidie: «La Ternana è una delle squadre da battere in questo girone che reputo complicatissimo. Il nostro obiettivo, in ogni caso, è quello di andare su tutti i campi per fare benissimo e cercare di mettere sempre in difficoltà i nostri avversari».
La fame di Somma, ragazzo classe ’95 cresciuto nelle giovanili della Juventus e della Roma con la quale ha esordito in A nel novembre 2014 e reduce da due stagioni vissute in Spagna nel Deportivo La Coruna in Seconda divisione con uno score di 29 presenze in gare ufficiali e due gol, può essere una risorsa molto importante per il gruppo guidato da Boscaglia: «Gli infortuni hanno frenato finora la mia carriera (nel novembre 2015, ad esempio, rimediò nella sfida Perugia-Brescia la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro con interessamento del menisco circa tre mesi dopo il debutto nella Nazionale Under 21 e poco meno di un mese dopo l’esordio in serie B, ndr) e adesso sono carico. Sono a Palermo, una piazza che non ha categoria per la sua importanza. Per me è un onore essere qui, giocherò in una squadra (alla quale si è legato con un contratto triennale, ndr) che mi permetterà di ritornare a frequentare un calcio di alto livello».
Il Palermo, intanto, ha costruito un ponte ideale con il Catania e, in sinergia con il club rossoazzurro, torna a premere il tasto che riguarda la parziale riapertura degli stadi al pubblico. Tematica affrontata dal presidente Dario Mirri in occasione dell’incontro – comunica il sito ufficiale della società targata Hera Hora – avvenuto con l’assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo della Regione siciliana, Manlio Messina, in compagnia di Nico Le Mura, amministratore unico degli etnei. Tra le richieste avanzate al governo regionale anche quella relativa alle misure di sostegno alle società professionistiche alle prese, in questa fase delicata, con una notevole riduzione degli introiti.