L'operazione, denominata ''Andreas'' e durata circa un anno, ha avuto origine dalla sorveglianza di alcuni giovani pusher di cannabis. Da loro gli investigatori sono risaliti agli altri indagati, alcuni dei quali sono risultati in collegamento con Cosa Nostra Foto e nomi
Smantellata rete dello spaccio di droga Dieci arresti tra pregiudicati e insospettabili
Ci sono insospettabili, ma anche pregiudicati legati a Cosa nostra tra le 10 persone raggiunte oggi da altrettante misure restrittive nell’ambito dell’operazione ”Andreas‘‘. Per tutti l’accusa a vario titolo è di coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Agenti della sezione Antidroga della Squadra mobile hanno smantellato una vera e propria organizzazione dedita alla produzione di fiumi di cocaina, marijuana ed hashish. I provvedimenti di custodia cautelare sono stati emessi dal gip su richiesta della Dda di Palermo.
Le indagini, durate un anno, hanno avuto origine dalla sorveglianza di alcuni giovani pusher di cannabis. Da loro gli investigatori sono risaliti agli altri indagati, alcuni dei quali sono risultati in collegamento con Cosa Nostra. Nel corso dell’attività investigativa sono stati sequestrati grossi quantitativi di droga. «Nella vicenda illecita – spiegano spiegano dalla Questura – sono risultati coinvolti sia individui al di sopra di ogni sospetto, che volti noti alle forze dell’ordine, tra i quali, spiccano le figure di alcuni recidivi con precedenti specifici».
I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di un incontro con la stampa che si terrà, alle 10.30, presso i locali di ”S.Elisabetta”, adiacenti i locali della Squadra Mobile.
Ai domiciliari finiscono: Salvatore Coppola 39 anni, Giuseppe Lombardo 33 anni, Benedetto Graviano 24 anni, Antonio Augello 39 anni, Mario Iannitello 54 anni. Obbligo di dimora invece per: Salvatore Provenzano 45 anni, Antonio Tola 23 anni, Gaspare Corso 44 anni, Danilo Monti 30 anni e Giovanni Bronte 43 anni.