Siti naturali, Regione vuole mettere un biglietto Parco dell’Etna: «Stiamo studiando come fare»

Fruizione e vincolo da sempre non vanno d’accordo. Se poi c’è di mezzo un servizio a pagamento le cose si complicano. Maurizio Croce, assessore regionale al Territorio, prova a rompere questa regola, mettendo nero su bianco una novità: le riserve siciliane saranno visitate a pagamento, a partire da una cifra standard media di quattro euro. La misura è stata inserita nel pacchetto della prossima finanziaria. L’obiettivo è migliorare i servizi accessori e, naturalmente, fare cassa, provando a rendere meno esanime quel flusso di liquidità che gira intorno all’amministrazione regionale e che in passato ha prodotto da una parte gli utili, nella gestione del privato, e dall’altro le perdite, nei bilanci di mamma Regione. 

In Sicilia ci sono quattro parchi e 77 riserve naturali, dal mare alla montagna, con una varietà rilevante di aspetti particolari: dal Bosco di Malabotta alla riserva dello Zingaro, passando per lo Stagnone, senza escludere ovviamente i parchi. Quando nacquero e furono istituiti ci fu quasi l’insurrezione persino da parte di chi, in alcuni casi, non poteva sistemarsi la casa di campagna a causa della rigidità dei vincoli paesaggistici, ritenuti eccessivi da rispettare. Oggi le cose vanno un po’ meglio, la gente ha imparato a convivere con il dovere e il rispetto di un vincolo, ma la strada è ancora lunga. 

Per entrare si doveva pagare già alla riserva naturale dello Zingaro, (cinque euro il biglietto). Alla riserva della laguna dello Stagnone, bambini e scolaresche pagano un euro e cinquanta, cinque euro gli adulti, quattro euro i gruppi oltre dieci persone. La strada per usufruire del servizio a pagamento era già avviata. Il decreto porrebbe una serie di situazioni da adattere come conferma la presidente del Parco dell’Etna, Marisa Mazzaglia: «In questo momento stiamo provvedendo a definire la soluzione a quanto previsto dal decreto in questione. Siamo nella fase di studio per applicare e trasferire questa volontà. È già previsto che lo sbigliettamento riguardi quelle zone per le quali ci siano le condizioni per poterlo fare. La logistica è obiettivamente un problema che si pone in alcuni casi. Accanto all’esigenza di fare cassa, ci deve essere un esame di applicabilità e di sostenibilità generale. Ci sono casi, come la Riserva dello Zingaro che si prestano di più a queste soluzioni ed altri che vanno adattati».

Tra il dire ed il fare rimangono, dunque, da risolvere alcune difficoltà organizzative e logistiche. A partire dal fatto che occorre rendere omogeneo ed adeguato il livello di prestazioni, a parità di biglietto da far pagare. L’attuale disciplina delle aree protette si basa sulla legge regionale 98 del 1981, integrata da modifiche successive, in particolare dalla legge 14 dell’1988, e fino a questo momento nel suo complesso ha garantito una conservazione del patrimonio naturale regionale riuscendo a limitare il fenomeno dell’abusivismo edilizio. L’indirizzo che il governo regionale intende portare avanti nei prossimi mesi va oltre la semplice fruibilità e l’accessibilità di aree naturali protette, ma punta a mirate campagne per coinvolgere più utenti, con una particolare attenzione verso chi ha disabilità. 


Dalla stessa categoria

I più letti

L'assessore al Territorio ha inserito nel pacchetto della finanziaria, ancora da approvare, un ticket di quattro euro per entrare in parchi e riserve di sua competenza, in totale 81. La presidente dell'ente in provincia di Catania: «Lo sbigliettamento riguarderà le zone per le quali ci sono le condizioni per poterlo applicare»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]