L'ex numero uno di Confindustria Sicilia è stato arrestato il 14 maggio. L'indagine ha svelato un'intricata rete di rapporti eccellenti che avrebbe garantito il potere all'imprenditore nisseno. Resta aperto il secondo filone dell'inchiesta
Sistema Montante, magistrati chiudono le indagini Rischiano processo pure esponenti forze dell’ordine
La procura di Caltanissetta ha chiuso le indagini e ora rischiano il processo i 24 indagati nell’inchiesta che lo scorso 14 maggio ha portato in carcere l’ex presidente degli industriali siciliani, Antonello Montante, accusato di associazione a delinquere in concorso con esponenti delle forze dell’ordine che avrebbero costituito una rete per spiare l’operato dei pm. Lo scrive Repubblica-Palermo. Va verso l’archiviazione, invece, l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa:
“L’iniziale ipotesi accusatoria non ha trovato alcuna conferma”, dicono i suoi legali, Nino Caleca e Giuseppe Panepinto. L’inchiesta è coordinata dai sostituti Stefano Luciani, Maurizio Bonaccorso e dall’aggiunto Gabriele Paci. Montante, che si trovava nel carcere di Caltanissetta, da qualche giorno è stato trasferito nel reparto detenuti dell’ospedale Civico di Palermo. Ancora aperto il secondo troncone dell’inchiesta, sempre per associazione a delinquere, che oltre a Montante coinvolge l’ex presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro, l’ex governatore siciliano Rosario Crocetta, gli ex assessori della sua giunta Linda Vancheri e Mariella Lo Bello e alcuni imprenditori.
(Fonte: Ansa).