«Muro contro muro». Così i due parlamentari democratici definiscono la nuova puntata dello scontro tra l'ente di dipendenza del ministero dell'Economia e i contribuenti delle province di Catania, Siracusa e Ragusa che attendono da anni, invano, i rimborsi per le tasse pagate nel triennio successivo al terremoto di Santa Lucia del 13 dicembre del 1990. «Il governo deve farsi carico della vicenda, chiediamo un incontro urgente al Ministro Padoan. Ma ci rivolgeremo anche alla Corte dei Conti», tuonano i due deputati
Sisma 90, deputati Pd contro Agenzia entrate Berretta e Zappulla: «Discrimina la Sicilia»
E’ ancora stallo nella vicenda riguardante i rimborsi delle imposte per il sisma del 13 dicembre 1990, pagate da cittadini e aziende nella Sicilia orientale. Un vero e proprio «muro contro muro», tra l’Agenzia delle Entrate e alcune centinaia di contribuenti delle province di Catania, Siracusa e Ragusa. Così lo definiscono i deputati del Partito Democratico Giuseppe Berretta e Giuseppe Zappulla, che in una nota congiunta denunciano il «gravissimo l’atteggiamento dell’Agenzia», chiedendo un appuntamento urgente al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, e annunciando un ricorso alla Corte dei conti per far chiarezza sulla situazione. Che vede, nonostante una direttiva della stessa Agenzia del 2013, e le rassicurazioni ricevute dai vari governi nazionali dai deputati a partire dal 2012, il proseguimento del contenzioso da parte degli uffici periferici dell’ente dipendete dal ministero dell’Economia nei confronti di chi ha chiesto i rimborsi.
La vicenda si protrae da almeno 12 anni: nel 2002, a seguito della la legge 289, è stato stabilito il rimborso del 90 per cento delle imposte versate – Irpef, Ilor e versamenti Iva per il triennio fiscale 1990-1992, ovvero quello successivo allevento sismico, per le imprese delle province colpite da quello passato alla storia come terremoto di Santa Lucia, e già oggetto di una legge speciale per la ricostruzione. Il rifiuto di procedere ai rimborsi, per i Berretta e Zappulla, «sta seriamente danneggiando l’economia di tre province siciliane tra le più produttive, oltre ad essere totalmente privo di qualunque fondamento giuridico».
I due democratici chiedono quindi che il «governo nazionale si faccia carico della situazione», e all’Agenzia «una nuova direttiva che metta davvero la parola fine su questa incredibile e lunghissima controversia proseguono Berretta e Zappulla Ci sono migliaia di contribuenti pesantemente danneggiati dall’Agenzia, con la sua condotta omissiva ed ondivaga. Abbiamo purtroppo constatato la totale indisponibilità dell’Agenzia delle Entrate, che assume venature di carattere discriminatorio e persecutorio nei confronti della Sicilia».