Le vittime della presunta discriminazione hanno incontrato Stefano Gentile, il proprietario del locale in cui domenica i due giovani si trovavano. A confermare l'avvenuto chiarimento è il presidente provinciale di Arcigay Armando Caravini: «I proprietari sosterranno il pride del 16 luglio. Si è trattato soltanto di uno scivolone»
Siracusa, ragazzi allontanati dopo un bacio al bar Arcigay: «Titolare si è scusato, nessuna omofobia»
Nessun caso di omofobia, soltanto uno scivolone. Rientra la polemica a Siracusa, dopo che domenica scorsa due uomini erano stati invitati a smettere di baciarsi, mentre si trovavano seduti in uno dei tavolini del Cafè Archimede. Come annunciato ieri, le vittime della presunta discriminazioni, accompagnati dai responsabili provinciali di Arcigay, hanno incontrato il titolare del locale. Stefano Gentile, questo il nome del ristoratore, si era difeso dicendo che il suo gesto non aveva nulla a che fare con l’orientamento sessuale dei due clienti, in quanto scaturito dall’esigenza di mantenere il decoro nel bar.
A calmare le acque è il presidente di Arcigay, Armando Caravini, che all’indomani dell’accaduto ha annunciato di voler organizzare un bacio collettivo nei pressi del locale, in occasione del pride che si svolgerà in città il 16 luglio. «Insieme alla coppia ci siamo recati dove è avvenuto il bacio incriminato – racconta -. Abbiamo fatto una riunione con il proprietario che ha confermato che ha fatto uno scivolone invitando i ragazzi a baciarsi dentro il locale. Non valutando che così creava un atto di discriminazione».
Scuse accettate e che hanno convinto sulla buona fede del gesto. «Voglio ribadire che non si tratta di un caso di omofobia. I proprietari – conclude Caravini – parteciperanno e sosterranno il Siracusa pride sia nelle tavole rotonde sia nel corteo finale».