Siracusa, l’app per segnalare i miasmi delle industrie Quasi 40 denunce al giorno. «Ora norme più stringenti»

Nel solo mese di settembre sono arrivate 1.133 segnalazioni tramite l’app Nose (Network for odour sensitivity) per geolocalizzare i miasmi nel quadrilatero industriale del Siracusano. L’area dell’Isola a elevato rischio ambientale in cui da tempo i cittadini lamentano la presenza di molestie olfattive, la difficoltà di segnalare gli episodi mentre accadono e il mancato riscontro da parte degli organi competenti.

In un mese si è registrata una media di 38 segnalazioni al giorno: in totale 541 provenienti da Augusta, 497 da Siracusa, 51 da Priolo e 44 da Melilli. «È uno strumento concreto che permette di avvisare della cattiva qualità dell’aria in tempo reale», dice a MeridioNews don Palmiro Prisuttoil parroco della chiesa madre di Augusta che da anni lotta contro l’inquinamento e denuncia la grave situazione ambientale della zona. «Questa tecnologia è utile se finalizzata non solo a individuare le cause dei miasmi – commenta Enzo Parisi referente di Legambiente ad Augusta – ma anche a incidere sull’adeguamento delle norme nazionali in merito ai limiti di emissioni».

I miasmi del Siracusano sono geolocalizzati grazie a un’applicazione ideata e sviluppata dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) e dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa Sicilia) con il contributo dell’assessorato al Territorio della Regione Siciliana. Al momento, ad averla scaricata sono circa 1.500 persone. «Anch’io l’ho usata qualche volta – dichiara don Palmiro – compreso il giorno in cui c’è stato il picco di avvisi». 

Il 19 settembre da Nose sono state registrate 276 segnalazioni (177 solo dal territorio di Augusta) di cui 220 di idrocarburi, 22 di zolfo, 19 di altro, dieci di solventi, quattro di bruciato e uno di fognatura. La polizia municipale ha effettuato un prelievo di aria con i canister in una delle zone più esposte alle molestie olfattive segnalate (in corso Sicilia, nel centro storico). «Dall’analisi chimica – fanno sapere da Arpa – è stata confermata la presenza di un mix di sostanze idrocarburiche di natura industriale in concentrazioni significative, oltre alla presenza di composti solforati ben al di sopra della soglia olfattiva, che giustificano le numerose segnalazioni di cattiva qualità dell’aria». 

In questa fase sperimentale, ricevuta la segnalazione, sono le squadre di Arpa (o i vigili urbani o la protezione civile) ad andare sul posto per il monitoraggio. «Lo step successivo – spiega il direttore dell’Arpa Siracusa Antonio Sansone Santamaria – prevede l’acquisizione di campionatori automatici da installare nei punti più critici». Per questo, però, ci vorranno almeno un paio di mesi. Il posto in cui posizionare le centraline verrà scelto non solo in base alla localizzazione delle segnalazioni, «ma bisognerà tenere conto pure di questioni logistiche – precisa Sansone – deve essere un luogo protetto o recintato, preferibilmente una struttura pubblica (una scuola o degli uffici), e facilmente accessibile anche in orari notturni e nel fine settimana».

«La puzza più ricorrente, che somiglia a quella di uova marce – dice Parisi – è l’idrogeno solforato che viene dalle industrie. Il problema è che la legge a queste sostanze non pone limite, oppure li fissa su criteri troppo alti che non garantiscono la tutela della salute delle persone. Costante è anche la puzza di gas che deriva dai processi industriali». I risultati delle analisi sulle segnalazioni saranno adesso una base tecnica di supporto per le autorità competenti (Ispra, Regione o ministero dell’Ambiente, in base al livello di autorizzazione dei siti) che potranno prendere gli eventuali provvedimenti per concessioni più restrittive

In programma c’è il coinvolgimento nel progetto di altre aree a rischio: la provincia di Caltanissetta e il comprensorio della Valle del Mela nel Messinese. «Abbiamo già chiesto di potere estendere l’area da monitorare anche ai territori di Floridia, Solarino e Carlentini – aggiunge don Palmiro – perché anche da quelle zone ci arrivano cattive notizie sull’aria». 

Intanto, ogni cittadino dopo avere
scaricato l’app gratuita (https://nose-cnr.arpa.sicilia.it/) e avere consentito al sistema di accedere alla posizione, può indicare in forma anonima il grado di intensità e il tipo di disturbo percepito. Ogni utente può vedere in tempo reale il database delle segnalazioni già arrivate. Un passo avanti rispetto agli avvisi via fax, mail, o telefono da mandare ai diversi organi territoriali.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]