Cronaca

Carcassa di un grosso cane resta tre giorni avvolta in un lenzuolo. «Vigili urbani latitanti»

Un lenzuolo bianco sporco di sangue dentro cui è avvolta qualcosa. A notarlo nella zona balneare di Fontane Bianche a Siracusa sono alcuni residenti della zona. Sono loro a chiamare il numero unico per le emergenze (112), temendo possa trattarsi di un cadavere umano. Quando i poliziotti arrivano e aprono il lenzuolo scoprono che, in realtà, contiene la carcassa di un grosso cane nero. A questo punto, stando alla ricostruzione fatta dagli attivisti di Oipa Siracusa, l’organizzazione protezioni animali, «la polizia chiama la municipale chiedendo il loro intervento e fa presente ai residenti di attendere i vigili che avrebbero verificato la presenza del chip e predisposto lo smaltimento». Sono passati tre giorni ma gli abitanti della zona stanno ancora aspettando l’arrivo della polizia municipale. «Più volte chiamata dai residenti anche questa mattina, ma senza riscontro», lamentano gli animalisti che intanto hanno pubblicato sulla loro pagina Facebook le foto. «Immagini forti, immagini di crudeltà, cattiveria e di istituzioni latitanti», commentano.

«Questa povera creatura non si può essere avvolta da sola e sigillata nel lenzuolo – fanno notare gli attivisti dell’OipaUccisa e abbandonata presumibilmente da mano umana è sotto il sole a decomporsi, davanti agli occhi di cittadini e turisti delle strutture ricettive della zona che maledicono la Sicilia e la sua inciviltà». Intanto il cane morto, il lenzuolo sporco e la corda usata per legarlo a fagotto, sono rimasti sotto un albero dietro un muretto nella zona di Fontane Bianche. Chi ha commesso questa crudeltà? – si chiedono i volontari dell’organizzazione protezione animali – Si indagherà sull’accaduto o, come spesso accade in questa terra tanto bella ma a volte tanto incivile, la bestiola rimarrà a decomporsi in bella mostra, senza che gli si renda giustizia?».

Redazione

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