L'uomo, un amico di famiglia, avrebbe fatto credere al ragazzo di essere innamorato di lui. Stando a quanto ricostruito dalle indagini, tutto sarebbe iniziato in un periodo in cui i due avrebbe convissuto e sarebbe continuato mentre il minore era in comunità
Siracusa, arrestato 63enne per atti sessuali con minore Video e foto porno in cambio di somme di denaro o regali
Un siracusano di 63 anni è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di avere compiuto atti sessuali con un ragazzo di 15 anni con l’aggravante che il reato sarebbe stato commesso in una situazione di necessità affettiva ed economica del minorenne. L’uomo è un amico della famiglia di origine del giovane con cui, prima che il 15enne venisse collocato in una casa famiglia, aveva convissuto per alcuni mesi. Già da allora il 63enne avrebbe esternato il suo interesse per il minore e lo avrebbe approcciato sessualmente blandendolo con regali: somme di denaro tra i 50 e i 200 euro per potergli palpare le parti intime.
Le segnalazioni da cui sono partite le indagini sono arrivate dalla casa famiglia dove il minorenne era stato accolto. Finita la convivenza, l’indagato avrebbe fatto credere al ragazzo di essere innamorato di lui e lo avrebbe indotto a realizzare dei video dal contenuto pedopornografico continuando a dargli in cambio dei soldi che lui stesso avrebbe direttamente consegnato, senza il tramite degli operatori. È a loro che poi il 15enne, cercando di minimizzare la cosa, ha ammesso di avere ricevuto il denaro per una «relazione» che avrebbe intrattenuto con l’uomo.
Dalla indagini è emerso che il 63enne avrebbe inviato al ragazzo video di lui in atteggiamenti sessualmente espliciti, pretendendo dei video dello stesso tenore dal ragazzo. Il tutto sempre dietro consegna o promessa di soldi e regali. Dall’analisi delle memorie informatiche, gli agenti della squadra mobile di Siracusa hanno accertato che i due avrebbero intrattenuto anche conversazioni dal contenuto espressamente sessuale e si sarebbero scambiati video e foto che li ritraevano in atteggiamenti
di intimità. Durante l’inchiesta sono state ascoltate anche diverse persone che potevano essere a conoscenza dei fatti e sono stati analizzati anche i diari del ragazzo.