Simeto, verso revoca progetto del termovalorizzatore La decisione dopo nuovo ok alla discarica della Oikos

Il termovalorizzatore a Motta Sant’Anastasia non si farà. Il clamoroso passo indietro sul progetto, che negli scorsi mesi ha creato un acceso dibattito tra le vie del Comune etneo, è arrivato ieri sera durante una seduta del consiglio comunale, tramite un documento presentato dal sindaco Anastasio Carrà. Tra i punti all’ordine del giorno del senato cittadino c’era proprio una mozione consiliare per l’annullamento del progetto. L’investimento in questione, per un costo di quasi 600 milioni di euro, aveva in prima linea la sconosciuta società svizzera Nexxus Energy AG, amministrata da Richard Martin e avente come oggetto sociale il commercio di animali domestici, accessori e mangimi. 

L’iter che ha portato alla presa di posizione di ieri a dire il vero è stato decisamente travagliato. Il primo cittadino alla fine dello scorso anno, insieme ai suoi assessori, aveva dato il primo via libera all’operazione con una delibera di giunta favorevole, arrivata a stretto giro dalla proposta di Nexxus Energy. Negli ultimi quattro mesi qualcosa nel municipio di piazza Umberto sembra essere cambiato, a partire dalle informazioni sull’azienda «che non risulta censita, secondo la prefettura, agli atti dell’ufficio antimafia», si legge in una comunicazione, inviata da Carrà al responsabile dell’area Urbanistica del Comune, con la quale si arriverà alla revoca. A mancare sarebbe anche «la disponibilità dell’area sulla quale dovrebbe insistere il centro nonché la specifica documentazione sulle referenze tecniche della società proponente». C’è poi il nodo del dissenso della cittadinanza che non ha «condiviso in modo ampio» l’idea di Nexxus Energy.

Il termovalorizzatore, celato nello studio di fattibilità dietro la dicitura di Centro tecnologico innovativo, sarebbe dovuto sorgere in una porzione di terreno con destinazione agricola da 66 ettari, nei pressi dello svincolo di Motta Sant’Anastasia dell’autostrada Catania-Palermo, a poca distanza dal fiume Simeto e dalle discariche di Lentini e Valanghe d’Inverno. Dopo le modifiche al piano regolatore generale sarebbero quindi iniziati i lavori per la costruzione di 13 piattaforme per il trattamento di circa 700mila tonnellate annue di rifiuti solidi urbani. Accanto al mega impianto sarebbero sorte anche delle strutture collaterali come un parco attrezzato, un lago, un museo e una zona per effettuare ricerche a carattere scientifico. Operazione pressoché identica a quella già proposta, sempre dalla società svizzera, e rifiutata dal Comune di Belpasso

«Non è una vittoria dell’opposizione, è una vittoria del popolo. Una sconfitta invece per chi pensava di fare il furbo, scavalcando il volere della cittadinanza con atti unilaterali», commenta attraverso un post su Facebook Danilo Festa, componente del comitato No discarica. Secondo quest’ultimo il passo indietro di Carrà celerebbe anche un risvolto politico legato al timore di perdere pezzi della sua maggioranza. Dal canto suo il primo cittadino, ufficialmente transitato nel movimento politico Noi con Salvini, ha pubblicato il documento in questione lasciando un piccolo commento: «Ritengo doveroso comunicare che ho dato disposizione di adottare tutti gli atti necessari per la revoca della delibera». Prima di approdare in consiglio comunale il progetto della svizzera Nexxus Energy era passato alla fine di dicembre 2016 dalla commissione Urbanistica, ricevendo cinque voti contrari e quattro astenuti

Lo scampato pericolo sulla realizzazione del progetto arriva però a distanza di poche ore dall’ok dei Consiglio di giustizia amministrativa all’autorizzazione integrata ambientale per la discarica Oikos. In sostanza i giudici hanno reputato l’impianto di Valanghe d’Inverno conforme  alla normativa per il conferimento dei rifiuti e al conseguente rispetto delle emissioni industriali e dei valori di inquinamento atmosferico. «Con una sentenza discutibile vengono spazzati tre anni di lotte e di atti amministrativi – commenta Festa – Si ritorna al 2014, al parere favorevole di Anastasio Carrà e del nostro Comune, alla vergogna di essere rappresentati da un sindaco che non fa gli interessi della collettività, alla voglia di andare via da questa terra».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]