Il pronunciamento della massima Corte è arrivato oggi. I sigilli all'impianto erano stati messi a luglio 2020 dopo un'indagine per irregolarità e presunto danno ambientale. Il sito è stato dissequestrato a settembre dopo l'annullamento del riesame
Siculiana, la discarica non poteva essere sequestrata Per la Cassazione il ricorso procura è inammissibile
La discarica di contrada Matarana, nel Comune di Siculiana, non poteva essere sequestrata. Oggi la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla procura della Repubblica di Agrigento, che si era opposta al dissequestro dell’impianto disposto nei mesi scorsi dal tribunale del Riesame.
I sigilli all’impianto erano scattati nel luglio del 2020 nell’ambito di un’inchiesta della procura della città dei Templi per presunte irregolarità sotto l’aspetto tecnico e amministrativo dell’impianto, che avrebbero avuto ricadute in termini di contaminazione del suolo e delle acque, con un conseguente danno ambientale.
Il provvedimento era tuttavia stato annullato a settembre perché per i giudici del Riesame l’accusa non aveva preso atto della «documentazione prodotta dalla difesa al fine di verificare la complessiva tenuta dell’impianto accusatorio». A esprimere soddisfazione per il pronunciamento è l’avvocato Giuseppe Panebianco, amministratore unico della società, in attesa del deposito delle motivazioni.