Furti di auto nel Catanese, estorsioni nel Siracusano e violenza sessuale nell'Ennese. Ecco la geografia del crimine disegnata dai dati del dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell'Interno. Scarse le segnalazioni per usura e truffe on line
Sicilia criminale, la mappa dei reati più denunciati Primo posto per tentato omicidio, poche per mafia
Estorsioni a Siracusa, furti di autovetture a Catania, violenza sessuale a Enna, rapine e usura a Palermo, associazione per delinquere ad Agrigento, tentati omicidi a Trapani e Caltanissetta e associazione di tipo mafioso a Messina e Ragusa. È questa la geografia dei reati siciliani con secondo i dati forniti dal dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno – elaborati nei giorni scorsi dal Sole24Ore – che prende in considerazione 106 province italiane nel 2017.
La fotografia che viene fuori mostra la mappa dei reati denunciati alle forze di polizia (carabinieri, polizia, guardia di finanza, corpo forestale, polizia penitenziaria, direzione investigativa antimafia, polizia municipale, polizia provinciale e guardia costiera). O meglio, il numero di denunce per ogni 100mila abitanti per le diverse tipologie di reati più frequenti sul territorio nazionale. Dai dati restano esclusi i fenomeni di microcriminalità – che pure sono diffusi – e tutti gli episodi che le vittime non pongono all’attenzione delle forze dell’ordine.
Sono 6.650 i reati denunciati in Italia nel corso del 2017 ogni giorno, in media circa 277 ogni ora. Milano risulta la provincia più criminale seguita da Rimini e Bologna. Nell’Isola, invece, la graduatoria vede in cima Catania, seguitada Siracusa; sul podio anche Pale rmo. Più in basso, in ordine, Trapani, Ragusa, Caltanissetta, Messina, Agrigento ed Enna.
Il reato più denunciato in Sicilia è il tentato omicidio: dieci segnalazioni in provincia di Caltanissetta (sesto posto nella classifica nazionale), 15 a Siracusa (settimo posto) e a Trapani (decimo posto), undici nel Ragusano (12esima posizione) e 14 nell’Agrigentino (16esima posizione). Nella top 20 delle province italiane con più denunce per reati specifici, inoltre, emerge il terzo posto catanese (con 6.136 denunce) per furti di autovetture e il quinto per furti con strappo con 591 denunce, che nel Palermitano (14esimo posto) sono invece 403.
Enna e Agrigento si posizionano al decimo e dodicesimo posto per omicidi volontari consumati (con due e cinque denunce). Trenta le denunce per omicidio a Catania e Palermo (sempre ogni 100mila abitanti). Sono però le 12 denunce nissene e le 19 agrigentine a far scorrere la posizione in classifica per le due province che arrivano all’ottava e alla decima. Undicesima Trapani con 18 denunce e 13esima Siracusa (16 denunce), poi ancora due province siciliane, al 15esimo e 16esimo posto: Ragusa con 12 denunce e Enna con sei.
Per il reato di riciclaggio e impiego di denaro, la provincia aretusea e quella etnea si classificano in 16esima e 17esima posizione con 15 e 40 querele. A Enna, inoltre, le vittime hanno denunciato 63 episodi di incendi che fanno scalare la provincia al 17esimo posto nazionale. Nessuna delle province siciliane è nella top venti per furti con destrezza, furti in abitazione, furti ai danni di attività commerciali e reati in ambito di sostanze stupefacenti.
La geografia dei reati mostra, inoltre, che sull’Isola il ladro vecchio stampo non ha ancora lasciato il posto al truffatore di nuova generazione. Per le truffe e le frodi informatiche (più denunciate nelle province di Trieste, Milano e Cagliari), il territorio siciliano con più segnalazioni è quello di Messina (che si attesta alla 43esima posizione) con 1.711 denunce ogni 100mila abitanti. Seguono Palermo (56esimo posto) e Catania (96esimo posto). Enna è la provincia siciliana più in alto nella graduatoria per le segnalazioni di violenza sessuale (18esima posizione) con 16 denunce ogni 100mila abitanti. Seguono Messina (24esimo posto) con 58 denunce e Ragusa (29esimo) con 28 denunce.
Le estorsioni sono i reati più denunciati nelle province di Asti, Foggia e Isernia. In Sicilia, con 90 denunce è la provincia di Siracusa a guadagnare la sesta posizione nazionale. Bisogna poi scendere fino alla 15esima posizione per trovare Messina e alla 18esima per Trapani. La top tre dei territori della Penisola con più denunce per usura è composta da Parma, Isernia e Reggio Emilia. In Sicilia, per questo reato, ci sono tre province con zero denunce: Caltanissetta, Enna e Trapani. Se ne registra una sola nell’Agrigentino, due a Ragusa e Siracusa, tre a Messina, quattro nel Catanese e sei nel Palermitano.
Per associazione per delinquere nei primi venti territori emergono Agrigento (settimo posto) con dieci denunce e Caltanissetta (ottavo posto) con sei denunce. Segue il Messinese in cui se ne contano dodici e la provincia etnea con diciotto. Se l’associazione per delinquere ha l’aggravante mafioso la situazione cambia, anche se di poco: Messina in sesta posizione con tre denunce, Caltanissetta settima con una, Catania ottava con quattro e Ragusa decima con una. A Enna e Trapani in tutto il 2017 nessuno ha denunciato reati di associazione di tipo mafioso, reato per il quale la top tre nazionale vede Crotone, Reggio Calabria e Caserta.