Lezioni scaglionate, orari ridotti, classi alternate, ma tanta voglia di ricominciare dopo l'emergenza coronavirus. Ma se i giovani sono i più disciplinati e tengono a seguire i protocolli, spesso sono proprio gli adulti a essere non proprio ligi alle regole
Si torna a scuola dopo sei mesi dal lockdown Tra ragazzi in mascherina e genitori assembrati
«Alle alunne e agli alunni, ai genitori, al personale docente e non docente di Palermo, auguro di affrontare questa riapertura particolare dell’anno scolastico al tempo della pandemia con fiducia, ma anche con prudenza». Parola del sindaco Leoluca Orlando. Stamattina davanti ai cancelli delle scuole, che riaprono i battenti dopo un periodo di chiusura mai così tanto lungo, la fiducia sembra proprio esserci. La prudenza un po’ meno. Non tutte le scuole riprendono l’attività stamattina, tra queste ci sono i licei scientifici Einstein e Cannizzaro i licei classici Umberto I e Vittorio Emanuele II e gli istituti tecnici Marco Polo e Parlatore. Orari ridotti, lezioni scaglionate, banchi nuovi, ragazzi con la mascherina. Si fa il possibile per aderire ai protocolli.
E dalle prime immagini viste al mattino i ragazzi sembrano essere ben disposti e consapevoli. Lo stesso non si può dire dei genitori, che non hanno voluto rinunciare ad accompagnare i propri figli e a osservarli da dietro i cancelli della scuola finché non spariscono all’interno dell’istituto. Al liceo Umberto I, dove i ragazzi del primo anno sono rimasti fuori in attesa del tradizionale primo appello di inizio anno, che di fatto ufficializza la composizione delle nuove classi, c’è voluto l’intervento – molto pacato e pacifico, in vero – del personale scolastico per distanziare le persone. Finché i giovani non hanno varcato il fatidico cancello, dove hanno atteso la chiamata del proprio nome in schiera ordinata e gli adulti non sono rimasti a guardare da fuori, molto meno disciplinati dei propri figli.
Tra una settimana toccherà anche ad altri istituti palermitani, come il Galileo Galilei, il Meli e ancora più in là il Garibaldi, mentre le scuole pubbliche per l’infanzia riapriranno i battenti il 24 settembre, in attesa anche di linee guida più chiare. «Invito i genitori a leggere con attenzione il Patto di corresponsabilità che sono chiamati a sottoscrivere – dice ancora Orlando – è un documento importante che traccia una nuova alleanza tra famiglia, scuola e territorio, uno strumento di valorizzazione della comunità educante chiamata sempre più a farsi parte attiva in questo difficile momento. Tutti siamo coinvolti perché la scuola è il nostro futuro».
«Le settimane che ci aspettano sono complesse e presentano numerose incognite – continua – Siamo consapevoli che ci sono ancora tante criticità da risolvere, oggi più che in passato. Con grande impegno e cura, l’Amministrazione comunale ha già fatto molto e tanto continuerà a fare, mettendo tutto l’impegno possibile per assolvere alle molteplici esigenze, per garantire il distanziamento fisico previsto e il rispetto delle norme di sicurezza con l’obiettivo di proteggere quanto più possibile tutta la comunità educante dalla diffusione del virus».
«Vi assicuro che continueremo a garantire servizi e assistenza per i percorsi di inclusione e per contrastare ogni forma di povertà educativa. Esprimo un sentito e sincero apprezzamento per tutti coloro che stanno dando un prezioso contributo alla crescita culturale della città e alla gestione del complesso mondo della Scuola».