"e' tempo di chiarezza sulle spese pubbliche: se la devono fare, come è giusto, i partiti ed i gruppi parlamentari, altrettanto è doveroso per la stampa, a cominciare da quella finanziata e foraggiata con le risorse della regione. " lo dichiara il deputato regionale, totò lentini (udc). Che aggiunge: "ho appreso dell'esistenza di diverse testate on-line o cartacee lautamente foraggiate dalla mano pubblica: un esempio su tutte è l'altrimenti sconosciuta quisicilia. Com, che dovrebbe occuparsi di notizie relative al mondo dell'immigrazione e dell'emigrazione.
“Si faccia chiarezza sui giornali finanziati dalla Regione siciliana”
“E’ tempo di chiarezza sulle spese pubbliche: se la devono fare, come è giusto, i partiti ed i gruppi parlamentari, altrettanto è doveroso per la stampa, a cominciare da quella finanziata e foraggiata con le risorse della Regione.” Lo dichiara il deputato regionale, Totò Lentini (UDC). Che aggiunge: “Ho appreso dell’esistenza di diverse testate on-line o cartacee lautamente foraggiate dalla mano pubblica: un esempio su tutte è l’altrimenti sconosciuta quisicilia.com, che dovrebbe occuparsi di notizie relative al mondo dell’immigrazione e dell’emigrazione.
In realtà, visitando il sito, di notizie se ne trovano poche, esclusivamente in lingua italiana (che non è il massimo per una testata rivolta ad immigrati ed emigrati) e dedicate prevalentemente a spettacoli e cronache regionali. E’ invece evidente” – prosegue il parlamentare centrista – “come almeno una parte della redazione sia composta da giornalisti che scrivono per altre testate e, in tale veste, si ergono ad improbabili censori dell’altrui moralità. Annuncio perciò la presentazione di un’interrogazione parlamentare per conoscere quali siano le somme spese dalla Regione per finanziare tali testate, quali criteri e modalità vengano impiegati per determinare beneficiari ed importi e come eventualmente
vengano reclutati i giornalisti. Il sacrosanto rigore nell’uso del denaro pubblico” – conclude Lentini – “è un tema che deve riguardare tutti: la stampa libera ha il dovere di controllare la politica, la politica ha il dovere di non distorcere e strumentalizzare i mezzi d’informazione e tutti abbiamo il dovere di non sprecare il denaro dei contribuenti.”