Le indagini della polizia sono partite dopo l'episodio, avvenuto la notte del 29 novembre del 2019, di un'auto incendiata in pieno centro a Piazza Armerina. Oltre al traffico di stupefacenti le accuse sono di sequestro di persona ed estorsione. Guarda il video
Sgominata una fitta rete di 22 spacciatori nell’Ennese Vittima sequestrata, picchiata e rapinata per i debiti
Un’auto incendiata in pieno centro a Piazza Armerina per un debito di droga non pagato. È partita da questo episodio, avvenuto la notte del 29 novembre del 2019, l’operazione di polizia che oggi ha portato a 22 misure cautelari emesse dal gip per i reati di sequestro di persona, estorsione e traffico di stupefacenti.
Durante le indagini è emerso che una vittima è stata sequestrata, picchiata e rapinata al fine di convincere i debitori a pagare. Alcune fasi del sequestro sono state anche documentate per inviare ai morosi le foto e convincerli a saldare i debiti di droga. Nell’arco degli otto mesi in cui è andata avanti l’attività investigativa, gli inquirenti hanno accertato decine e decine di cessioni di stupefacenti ai clienti, molti dei quali minorenni. La droga sarebbe stata acquistata a Catania e a Palermo, in certe occasioni però sarebbe arrivata a domicilio, con un sovrapprezzo da pagare.
Sequestri di cocaina, marijuana e hashish e l’arresto degli spacciatori ha permesso di ricostruire la rete fittissima di trafficanti operanti principalmente nei territori di Barrafranca e Pietraperzia. Una delle centrali di spaccio più redditizie sarebbe stata quella delle case popolari di Barrafranca e il centro storico di Piazza Armerina. Inoltre, gli investigatori hanno sequestrato anche armi clandestine e banconote false. Tra gli arrestati sono stati colpiti dal provvedimento restrittivo anche un catanese e un palermitano, entrambi canali di approvvigionamento della rete di spacciatori operanti in provincia di Enna.
Custodia cautelare in carcere:
1. Salvatore Bonfirraro, detto U Ciaunu, (barrese, classe 1994), pluripregiudicato;
2. Rosario Centonze (piazzese classe 1972), operante a Barrafranca, pluripregiudicato;
3. Salvatore Centonze (piazzese classe 1998), operante a Barrafranca pluripregiudicato;
4. Alessandro Romano (piazzese classe 1994), operante a Barrafranca, pluripregiudicato;
5. Salvatore Giuseppe Ziccone (piazzese classe 1978), operante a Villarosa, pluripregiudicato;
Arresti domiciliari:
6. Gaetano Pisano, detto U Tano terremoto, (ennese classe 1981), operante a Barrafranca, pluripregiudicato;
7. Alex D’Alù (nisseno classe 1995), operante a Barrafranca, pregiudicato;
8. Maurizio D’Alù (nato a Pavia classe 1970) operante a Piazza Armerina, pluripregiudicato;
9. Michele Di Dio (nisseno classe 1983), operante a Barrafranca pregiudicato;
10. Massimo Di Mattia, detto U Picciddu, (nato in Germania classe 2001), operante a Barrafranca, pluripregiudicato;
11. Danilo Alessandro Giuseppe Mancuso (nisseno classe 1988), operante a Barrafranca, pluripregiudicato;
12. Aleandro També (nisseno classe 1999), operante a Barrafranca, pregiudicato;
13. Luigino També, detto Mezzo metro (nisseno classe 1976), operante a Barrafranca, pluripregiudicato;
Obbligo di dimora nel Comune di residenza:
14. M.U. nato in Germania di anni 25, pregiudicato;
15. C.G. nato a Marsala (Trapani) di anni 31, pregiudicato;
16. L.M.M. nato a Piazza Armerina (Enna) di anni 23, pluripregiudicato;
17. S.V. nata a Enna di anni 30, pregiudicata;
18. S.G. nato a Catania di anni 44, pluripregiudicato;
19. G.F. nato in Belgio di anni 20, pregiudicato;
20. M.A. nato a Piazza Armerina di anni 21, pregiudicato;
21. M.S. nato a Mazzarino di anni 30, pregiudicato;
22. M.G. pregiudicato
Un indagato destinatario della misura cautelare custodiale è ancora irreperibile e le ricerche continueranno fino a quando non verrà arrestato.