Sgomberata l’università occupata

Feriti e panico. Poliziotti contro studenti e Parigi torna nel’68, con la Sorbona che torna ad essere il fulcro della protesta. All’alba è scattato il blitz delle forze anti-sommossa francesi contro gli studenti che da giovedì sera occupavano la storica università per protestare contro la nuova legislazione del lavoro. Verso le 4 del mattino la polizia ha fatto irruzione all’interno dell’università parigina e usando i lacrimogeni hanno costretto in pochi minuti i 400 ragazzi ad uscire dalle aule.
L’irruzione ha creato forte panico anche perché alcuni studenti hanno tentato di resistere gettando contro i poliziotti un pò di tutto, da estintori a sedie a libri. In vista dell’assalto finale al’interno dell’ateneo erano stati accumulati oggetti pesanti davanti ai portoni di ingresso.

Gli incidenti, cominciati verso mezzanotte sulla piazza antistante l’università, sono proseguiti anche in boulevard Saint Michel, dove sono state smantellate piccole barricate. Stamattina gli agenti muniti di manganelli e di gas lacrimogeni hanno fatto irruzione nello storico ateneo parigino, stroncando i tentativi dei giovani di opporsi: nel giro di dieci minuti il complesso è stato completamente fatto evacuare. Gli studenti avevano cercato di fermare la carica formando una catena umana al grido di “Resistenza pacifica!”, ma non sono riusciti a evitare lo sgombero.
Gli scontri hanno provocato diversi feriti: tra questi almeno undici poliziotti, un dimostrante e un fotografo che stava seguendo gli sviluppi della vicenda. In totale, dall’inizio dell’occupazione dell’ateneo parigino, sono 31 le persone rimaste ferite. Incidenti analoghi hanno avuto luogo nella notte anche in numerose altre delle 85 Università di Francia presidiate nei giorni scorsi dai manifestanti.

L’occupazione della Sorbona rientrava nella protesta in corso in tutta la Francia contro il Cpe, la legge sul contratto di primo impiego voluta dal governo conservatore del premier Dominique de Villepin per combattere la disoccupazione giovanile, ma che agevola i licenziamenti senza giusta causa per i neoassunti di età inferiore ai 26 anni.
Intanto sindacati e studenti vogliono approfittare del momento di difficoltà del governo e non intendono allentare la pressione. Il 16 ed il 18 marzo si terranno due nuove giornate di protesta: la prima, destinata agli studenti, sembra destinata a diventare una sorta di prova generale per la seconda.
Il momento difficile per Dominique de Villepin rischia di diventare un vero incubo politico. Il premier è tra l’altro in difficoltà anche su un altro tema che riguarda da vicino i giovani, la legge sul diritto d’autore.


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