Hanno approfittato dei sigilli per razziare merce da un esercizio commerciale di proprietà di un cittadino cinese al momento sotto sequestro preventivo. Il bottino di circa 2mila euro è stato recuperato. Alla vista dei carabinieri hanno tentato di allontanarsi da piazzetta Ballarò, ma sono stati immediatamente bloccati
Sfondano vetrina e svaligiano negozio In due arrestati dopo un tentativo di fuga
Hanno approfittato dei sigilli per svaligiare un negozio. Peccato, però, che durante la fuga abbiano perso parte del “bottino”, consentendo ai carabinieri di seguire le “tracce” e arrestarli. Simone Arnone, 41 anni, e Giuseppe Caccamo, 19 anni, sono stati sorpresi dai militari mentre sistemavano sul marciapiedi la merce. Ombrelli, batterie, kit per la doccia e altri oggetti, rubati qualche minuto prima in un esercizio commerciale in via Maqueda. Un’attività di proprietà di un cittadino cinese, al momento del raid chiusa perché sottoposta a sequestro preventivo.
I due dopo aver sfondato la vetrina si erano introdotti nei locali portando via merce per un valore complessivo di circa 2mila euro. Quando l’equipaggio di una gazzella del Nucleo Radiomobile è giunta sul posto ha trovato il magazzino a soqquadro. Poco distante, però, lungo il vicino vicolo delle Pergole i carabinieri hanno trovato diverse scatole vuote. Così seguendo le “tracce” sono arrivati sino a piazzetta Ballarò, dove i due erano intenti a sistemare la merce, già suddivisa per categoria e pronta per la vendita. I due, volti noti alle forze dell’ordine, alla vista degli agenti hanno tentato la fuga, ma sono stati immediatamente bloccati. Per Arnone e Caccamo sono così scattate le manette con l’accusa di furto aggravato e ricettazione. Giudicati con rito direttissimo, dopo la convalida dell’arresto sono stati sottoposti all’obbligo di dimora. La merce è stata recuperata, mentre le indagini proseguono per identificare eventuali altri complici.