Un capoluogo etneo pieno di giovani stranieri dai volti sorridenti, per la prima volta alle pendici dell'Etna. A diversi decenni dall'arrivo delle truppe inglesi, le foto dell'Imperial war museum raccontano i giorni che segnano la fine della guerra a Catania. I cui abitanti, tra le rovine delle case abbattute poche settimane prima dai bombardamenti proprio degli alleati, accolgono comunque le truppe da liberatori. Guarda le foto
Settant’anni fa le truppe alleate a Catania La città del 5 agosto 1943 nelle foto inglesi
Il 5 agosto è una data ricordata in tutto il mondo, ma con una doppia valenza per la città di Catania. È il 5 agosto del 1945, infatti, che viene preparata la missione che porterà la prima bomba atomica sulla città di Hiroshima, dall’esercito degli Stati Uniti d’America. Due anni prima, il 5 agosto del 1943, le truppe alleate inglesi entrano nella città di Catania, già provata dai bombardamenti anglo-americani dell’8 luglio che causano 158 morti. Due giorni dopo, il 10 luglio, avviene lo sbarco in Sicilia, avvenimento commemorato a Gela con mezzi militari e una simulazione, contestata dai manifestanti antimilitaristi che si oppongono alla costruzione del Muos, le antenne militari Usa a Niscemi. Nonostante le bombe, l’arrivo degli americani viene salutato dai catanesi come una vera e propria liberazione, anticipata dalle proteste della popolazione partite il 30 luglio. A testimoniare quei giorni restano oggi online le fotografie dell’esercito del Regno Unito, raccolte dall’Imperial War Museum, vari saggi e articoli sull’impegno dei catanesi contro l’occupazione nazista, un articolo di Igor Man su Il Partigiano di Genova raccolto dall’Anpi Catania.
[Foto di Imperial War Museum]