Sereno variabile: il polo ragusano resiste

Tutto sembra risolto…”dans le meilleur des mondes possibles”.

Restiamo aperti, anzi nessuna facoltà del polo ragusano è prossima alla chiusura. Verrà rinnovato il laboratorio di Piazza Pola e finalmente sarà aperto quello multimediale di Piazza Carmine. La copertura finanziaria per i contratti di arabo e giapponese, da tempo in bilico, ci sarà. Avremo di nuovo le borse di studio full immersion e la biblioteca Zipelli, già da mercoledì mattina, è stata riaperta.

 

Nell’assemblea di martedì il sen. Battaglia vice presidente del Consorzio e Gustavo Dejak, direttore del Consorzio, nonché vice presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Universitari, hanno presentato uno scenario inaspettatamente positivo rispetto alle problematiche che studenti e professori avevano avuto modo di constatare in questi mesi e all’allarme lanciato durante l’ultima riunione del Consiglio di Area Didattica.

 

Volendo riassumere la situazione pregressa: la facoltà di Lingue di Ragusa, a causa della rilevante crescita nel corso dei suoi quasi dieci anni di vita, lievitati tra l’altro per l’attivazione dei corsi di laurea specialistica, necessita di un finanziamento assai maggiore (pari all’80% in più) rispetto a quello previsto dalla convenzione attualmente in vigore. Nel corso degli anni, la copertura finanziaria dei maggiori costi è stata garantita dall’Ateneo, benché ciò non fosse previsto dalla convenzione. Questo fino a poche settimane fa, quando il Magnifico Rettore, Prof. Antonio Recca, ha comunicato con una lettera alla Facoltà di non poter più sostenere i costi aggiuntivi delle sedi decentrate.

 

La difficile situazione, aggravatasi negli ultimi mesi per la mancanza di chiarezza da parte degli amministratori del Consorzio, è stata finalmente risolta, almeno per il corrente anno accademico, in seguito ad un incontro avvenuto a Catania il giorno precedente l’assemblea convocata dagli studenti, tra il presidente del Consorzio, on. Giuseppe Drago, il v. presidente Sen. Gianni Battaglia, e i presidi della facoltà di Lingue, Giurisprudenza e Agraria.

 

Per quanto riguarda la nostra Facoltà, si è giunti ad un accordo preliminare in virtù del quale verrà erogata somma aggiuntiva di quattrocentomila euro a parziale copertura dei maggiori costi e ciò in previsione dell’auspicata ridefinizione dell’attuale convenzione con l’Ateneo.

Una rinegoziazione della convenzione in vigore non potrà prescindere dall’approvazione definitiva del nuovo Statuto del Consorzio universitario, la cui bozza è attualmente all’esame degli organismi deliberanti degli attuali soci e che permetterà in particolare l’ingresso nel Consorzio di soggetti privati (come banche, aziende, associazioni culturali ecc.) il cui coinvolgimento apporterebbe nuove indispensabili risorse al Consorzio.

Un apporto importante, anche se non particolarmente significativo dal punto di vista finanziario, potrebbe venire poi dalla possibilità che la gran parte delle tasse universitarie versate all’Ateneo dagli studenti delle sedi ragusane vengano girate al Consorzio a partire dall’a.a. 2009/2010.

 

La prospettiva del Consorzio non vuole limitarsi a questo e al prossimo anno accademico ma anche agli anni successivi quando, precisamente dall’ a.a. 2010-2011, l’entrata in vigore della riforma delle università costringerà le sedi decentrate ad adeguare i requisiti minimi, ovvero il numero di docenti incardinati per ogni corso di laurea, a quelli delle sedi centrali (12 docenti per la triennale e 8 per la specialistica). Battaglia assicura che si sta lavorando in anticipo per garantire non solo le condizioni minime ma, anzi, per migliorare l’offerta e la qualità della didattica.

 

E allora come si spiega l’allarme lanciato durante l’ultima riunione del Consiglio di area didattica?

 

Secondo il sen. Battaglia è naturale che nell’area didattica siano emerse queste preoccupazioni e che quanto ivi si è detto rappresenta un quadro reale della situazione, tuttavia l’accordo di lunedì è un passo avanti che permetterà lo svolgimento regolare dell’attività didattica almeno per quest’anno.

 

A completare il quadro manca ancora l’avallo del c.d.a. del Consorzio universitario. Il Sen. Battaglia ha dichiarato di non avere alcun dubbio sulla ratifica da parte del consiglio di amministrazione in merito all’accordo raggiunto lunedì durante la riunione con i presidi, ma altri sono i punti problematici.

Diversi soci non hanno ancora saldato i loro debiti col Consorzio o hanno versato in maniera discontinua e il Consorzio non ha ancora approvato il suo bilancio, perché non sono ancora stati approvati i bilanci degli attuali soci. In particolare quello della Regione che, attualmente in regime di esercizio provvisorio, vi dovrebbe provvedere entro Aprile. Anche la prospettiva dell’ingresso di nuovi soci non appare immediata: aprire le porte a nuovi finanziamenti non vuol dire che questi si paleseranno facilmente.

 

Non rischiamo di parlare di soldi che poi non ci sono?

 

Battaglia risponde :“Tecnicamente la difficoltà economica rimane, ma ciò non ci impedisce di prendere una decisione politica e finanziaria. Sappiamo su quali risorse contare e quali impegni assumere”.

 

Per ora l’unico cambiamento che possiamo constatare coi nostri occhi è la riapertura della biblioteca Zipelli. Il resto sono promesse. Pubbliche, ma sempre promesse. 

Claudio Cesarano

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