Ad Acireale trovati 26 esemplari di pesce spada di dimensione inferiori a quelle richieste dalla legge per consentirne la pesca. Nel Catanese un produttore di conserve è stato sanzionato. Provvedimenti simili nel Messinese
Sequestro di pesci in noti grossisti della provincia Tonno rosso senza tracciabilità e spada sotto taglia
Controlli straordinari della guardia costiera contro la commercializzazione di esemplari di pesce spada e tonno sotto la taglia minima biologica consentita. Le verifiche, svolte nelle ultime due settimane, hanno riguardato l’intera costa ionica.
In un deposito nel Messinese sono state trovate oltre sei tonnellate di pesci appartenenti a diverse specie ittiche, sprovvisti di tracciabilità. Gli accertamenti dei veterinari dell’Asp peloritano hanno fatto emergenze carenze igienico-sanitarie e la presenza di prodotti scaduti, utilizzati per il confezionamento di preparati gastronomici. I pesci sono stati trasferiti in un centro di smaltimento di rifiuti.
Sequestro di due tonnellate e mezzo anche nei locali di un noto produttore di conserve in provincia di Catania. In questo caso si è trattato esclusivamente di tonno rosso privo della documentazione attestante la provenienza degli esemplari. Ad Acireale, invece, 26 esemplari di pesce spada sotto taglia sono stati trovati all’interno del deposito di un noto grossista. I pesci, dichiarati idonei al consumo, sono stati sequestrati e devoluti in beneficenza al Banco Alimentare. Nel corso delle due settimane, sono state elevate multe per un totale di 52mila euro.