L'enorme quantitativo di droga viaggiava su un camion in una strada secondaria di Brucoli ed era preceduto da un suv. La marijuana, in 87 sacchi di iuta, era destinata al mercato catanese e a quello delle altre province orientali della Sicilia. Sono state trovate tracce di sabbia e acqua marina, a riprova che la via preferita dal narcotraffico è il mare. E' il terzo maxi sequestro delle forze dell'ordine nel giro di tre mesi
Sequestrati duemila chili di marijuana Arrivavano dal mare, 20milioni il valore
Duemila chili di marijuana viaggiavano su un camion su una strada secondaria nei pressi di Brucoli, in provincia di Siracusa. L’enorme quantitativo, destinato al mercato catanese e a quello delle altre province della Sicilia orientale, è stato scoperto dagli uomini della Guardia di finanza del capoluogo etneo che hanno fermato il mezzo, che viaggiava preceduto da un suv. La droga è stata scoperta, nascosta tra scatoloni vuoti, in 87 sacchi di plastica e iuta per un totale di 1.920 chili. Che, una volta venduti, avrebbero permesso un guadagno di quasi 20 milioni di euro. Tre uomini, tutti residenti a Catania e pregiudicati per i medesimi reati, sono stati arrestati per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e trasferiti nel carcere di Siracusa. Si tratta dell’autista del camion, D.A., di 29 anni, e dei due che viaggiavano nel suv, F.G, 50 anni, e C.G, 54 anni.
I controlli delle Fiamme gialle rientrano tra le attività finalizzate alla repressione del traffico di droga disposte dal comando provinciale della Guardia di finanza di Catania, soprattutto nelle zone balneari durante l’estate. Il camion, che percorreva la strada secondaria preceduto a qualche centinaia di metri dal suv, è stato fermato ieri mattina. Visto il nervosismo dell’autista, i militari della Finanza hanno ispezionato il mezzo, trovando l’enorme quantitativo di droga. In mezzo ai sacchi, sono state trovate tracce di sabbia e di acqua marina. Elementi che testimoniano il possibile viaggio via mare effettuato dalla droga per giungere in Sicilia. Quest’ultimo dato conferma la ricostruzione effettuata dagli investigatori, e cioè che la parte orientale dell’Isola è diventata un’importante porta d’accesso per il narcotraffico effettuato via mare. Ad aprile, nell’operazione Luna Rossa, la polizia aveva sequestrato un peschereccio nel porto di Acitrezza che trasportava duemila chili di marijuana proveniente dalla Grecia. Mentre a maggio un altro carico di 1.500 chili è stato bloccato dalla mobile a largo dello Jonio, di ritorno dall’Albania, e posto sotto sequestro al porto di Ognina.