Piaccia o non piaccia, bisognerà aspettare il secondo e il terzo grado di giudizio prima di trarre le conclusioni. Parliamo della sentenza che ieri ha condannato l'ex presidente della regione siciliana, raffaele lombardo, a sei anni e otto mesi per concorso esterno in associazione mafiosa.
Sentenza Lombardo, le reazioni della rete: “Un’altra vittima dell’antimafia sciasciana?”
Piaccia o non piaccia, bisognerà aspettare il secondo e il terzo grado di giudizio prima di trarre le conclusioni. Parliamo della sentenza che ieri ha condannato l’ex Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, a sei anni e otto mesi per concorso esterno in associazione mafiosa.
Non vogliamo entrare nel merito delle vicende processuali, né sul dibattito giuridico sulla tipologia del reato, non ne abbiamo le competenze. Ma da garantisti, ci saremmo aspettati maggiore prudenza nelle dichiarazioni, almeno fino a quando il caso non sarà definitivamente risolto.
Chi ci legge sa che siamo sempre stati critici rispetto all’azione politica di Lombardo, soprattutto per quella fase in cui lo abbiamo visto allearsi con il Pd. Un’alleanza, che come abbiamo scritto stamattina, gli ha portato solo guai. Mentre è innegabile, che nella sua prima fase al Governo della Regione, Lombardo aveva avuto la capacità di fare sognare la Sicilia con la sua passione per i temi dell’Autonomia. Ha avuto il merito di riportare in auge la questione siciliana e di denunciare apertamente e in tutte le sedi la mancata applicazione dello Statuto siciliano, la truffa dello Stato in danno dei siciliani.
Ed ‘è proprio questo il merito che gli viene riconosciuto sulla rete dove impazzano i commenti sulla condanna di ieri. Non sappiamo se è vero, come sostiene qualcuno, che alla fine Lombardo stia pagando il prezzo di questa sua passione (che in verità ci pare abbia poi messo da parte), o il prezzo di avere mandato in aria uno dei business più corposi e controversi che si siano visti in Sicilia (i termovalorizzatori) su cui stanno indagando diverse Procure. Sappiamo però che non mancano i dubbi ai quali la rete sta dando voce.
Leggiamo insieme alcuni di questi commenti (tralasciando quelli giustizialisti che comunque stanno trovando spazio ovunque) tratti dai social network:
Carlo Mangano: “Qui c’è una sorta di abbraccio mortale che sa far bene una magistratura che giudica secondo una singolare legge burlona, di PROPRIETA’ ESCLUSIVA SICILIANA, e chiamata concorso esterno alla mafia , dove il rispetto dei diritti fondamentali non viene neanche presi in considerazione e un parere, un’opinione genera condanna e si danno in pasto al pubblico ludibrio esseri umani. E tutto secondo un ben preciso tempo condotto da uno strano orologio, e da chi dell’antimafia ne fa un titolo per carriere ed immunità ….. ANCHE QUANDO UN PENTITO DI MAFIA DICHIARA SOTTOSCRIVE E CERTIFICA STRANI CURRICULUM POLITICI ……. ed in presenza di stupri giornalmente subiti da questa terra da certi attuali figuri …. una terra splendida già malmessa ed oggi ridotta alla stregua del peggiore vespasiano !!!!! Pur non essendo mai stato lombardiano vorrei separare il “fu Raffaele” da un Crocetta & Co …… Questa (Lombardo) è la terza figura di spicco nel panorama siciliano “fracchiata” (dopo Cuffaro e Contrada) da una legge che, anche a metterci tutta la fantasia possibile, non trova alcun fondamento giuridico. Io voglio continuare a pensare con la mia testa e non credere ciecamente a quanto mi si da notizia senza sapere ciò che non viene raccontato e dove può anche darsi il caso che, come da 153 anni si racconta delle gesta di tanti assassini risorgimentali che ci si premura omaggiare ogni anno, delle bugie ed invenzioni teleguidate dette mille volte diventino verità incontestabili in quanto scritte dai vincitori a cui si danno immeritati crediti……. Nel caso specifico soprattutto se i protagonisti sono quei professionisti dell’antimafia del grande Sciascia e se i fatti o la fiction si svolgono in Sicilia anzichè, gli stessi, in TUTTE le regioni del nord di questa penisola ove troppo spesso sono ricondotte ad allegorici fatti fra compagni di merende ………. Io da siciliano non sono affatto contento e qualche dubbio me lo pongo …….. Non meravigliamoci se poi essere siciliano è anche essere mafioso se la semplice affermazione poi ce la traducono e cuciono addosso con una legge, stavolta, ad polpulum …. siciliano”.
Daniela Giuffrida: “Sbirciavo stamani fra i commenti sulla condanna a Lombardo… e mi sono resa conto di una cosa a dir poco imbarazzante.. Tutti felici e contenti, il mago cattivo è stato punito! Solo in pochi hanno capito i giochini che stanno dietro.
In tanti non si sono resi conto di quanto sta accadendo: come nei circhi dell’antica Roma la storia si ripete, il “popolo bue” è stato accontentato! Che si chiami “Totò vasa vasa” o che si chiami “Don Raffaele”, un boccone di presunta giustizia è stato regalato a quel popolo di cui sopra.
Troppo facile mietere teste e spezzare gambe, troppo facile trovare “capri espiatori” (non importa fino a che punto siano responsabili di quanto loro addebitato) lasciando fuori e “assolvendo” un SISTEMA che si diverte a giocare una partita a scacchi in cui l’unica a perdere è la Sicilia! Non sono Lombardiana anche se ho apprezzato e seguito quanto fatto e detto dal Lombardo nel primo periodo (non dimentichiamo che è comunque stato il primo a parlare di “Autonomia” in Sicilia), ma per me è insignificante una condanna al “singolo” quando da abbattere è un intero sistema di clientele e di porcherie che investono tutta la classe dirigente NAZIONALE! Non credo nella giustizia italiana, ma mi auguro che i “colpevoli” saltino fuori TUTTI e che la condanna a Lombardo non serva ancora una volta come fumo negli occhi, come “diversivo” per distogliere l’attenzione di quel popolo così facilmente “abbindolabile”, da quelli che sono i veri problemi di questa terra”.
Cettina Foti: “Apro Facebook e mi chiede: a cosa stai pensando? A cosa sto pensando…..alle ingustizie…ad un sistema che va cambiato…..ad un popolo, quello siciliano, a cui non è consentito ribellarsi, alzare la testa….se lo fai…ti annientano….lo stato ti annienta….per mezzo della magistratura! Chi ha lavorato al fianco di Raffaele Lombardo e di Angelo Lombardo sa bene che sono tutte fesserie le accuse contro di loro….e che si tratta di una sentenza “politica”. Mi auguro che i siciliani si sveglino finalmente!
Gianni Lo Piccolo: ” Il garantismo è una dote!…ma non tutti la possiedono!…anzi c’è proprio chi, alla prima avvisaglia di questa magistratura corrotta ed appiattita a sinistra, si ergono a giustizialisti!….ricordate Di Pietro!…da giustizialista è stato completamente cancellato dall’agone politico!…ma purtroppo c’è sempre la voce “fuori dal coro” o per meglio dire chi fa la pipì fuori dal vaso”.
Maria Mirabella: “I mafiosi, quelli veri, quelli che stanno a Roma o, peggio, sono fra di noi per fare i loro sporchi interessi, questa sera avranno brindato … ma il tempo è galantuomo e verrà il giorno in cui si scopriranno i loro sporchi altarini ed allora brinderanno gli uomini onesti, primi fra tutti Raffaele ed Angelo. Ha pestato i piedi ai veri mafiosi bloccando i loro sporchi affari come i termovalorizzatori o i potenti baroni che facevano il bello e cattivo tempo nella Sanità, tanto per fare un esempio
Wolf Ezechiele: “mmh boh non ho parole e non perche non mi interessa ma perche non ne ho veramente. Di Lombardo come autonomista mi aspettavo di più, però questa brutta fine è strana”.