Esce pocket revolution, latteso album della rock band belga. Non si tratta di una vera e propria rivoluzione, ma di un atteso ritorno, quello che vede protagonisti la rock band belga assente da qualche anno dalla scena musicale europea
Sei anni dopo, i dEUS
Non si tratta di una vera e propria rivoluzione, ma di un atteso ritorno, quello che vede protagonisti i dEUS, rock band belga assente da sei anni dalla scena musicale europea. Divenuti famosi con il bellissimo The Ideal Crash nel 1999 (ma con alle spalle altri buoni lavori, Worst Case Scenario e In a bar, under the sea), i dEUS si confermano come uno dei più originali ed efficaci gruppi rock degli ultimi quindici anni con il nuovo album Pocket revolution. Capaci di sfruttare melodie ripetitive articolate in ritmi coinvolgenti o di inventare giri stralunati con lausilio dellelettronica, paragonati per inventiva ai Radiohead e osannati dalla critica, i dEUS pubblicano un lavoro che racchiude le diverse anime musicali del gruppo, già presenti nei precedenti album: Bad timing, in apertura, conferma la vena rock del gruppo, fatta di chitarre taglienti e ritmi e volumi sempre in crescita e fa pensare a Instant Street (The ideal Crash), mentre Start stop nature e What we tolk about dimostrano labilità di usare lelettronica così evidente ai tempi di In a bar, Under the sea;
7 days, 7 weeks, primo singolo dellalbum, è una pop song melodica e fresca, mentre Yf you dont get what you want quasi un pezzo punk; la stupenda Nothing really ends chiude lalbum con grande dolcezza e un ritmo jazz raffinato. Più che uninversione di rotta, i dEUS tornano quindi con un lavoro maturo, da ascoltare con attenzione, lontano dalle atmosfere della nuova ondata rock inglese (vedi Razorlight, The Rakes e i più famosi The Libertines) e attento a influenze e stili diversissimi.
Dal vivo, i dEUS hanno dovuto fare i conti la mancanza dal palco per così tanto tempo in occasione del concerto del 3 settembre a Palermo: qualche imprecisione di troppo e un suono poco chiaro hanno rovinato lo spettacolo in occasione del Kals Art Festival di Palermo. A loro discolpa, la presenza di un service inadeguato e il fatto che il gruppo non suonava dal vivo dai tempi di The ideal crash. Loccasione per ascoltarli ancora in Italia sarà ad ottobre, a Roma, allAlpheus (per info, vedi sul web www.deus.be).