Sede comunale usata come deposito per mezzi rubati «Non un posto abbandonato, ma utilizzato tutti i giorni»

Via Grimaldi all’altezza del civico numero 100. È questo l’indirizzo che hanno dato gli agenti della polizia locale come luogo di appuntamento ai proprietari che, recentemente, avevano subìto il furto dei loro motorini. «Giunti sul posto, sin da subito la situazione ci è sembrata tragicomica – racconta a MeridioNews Matteo Iannitti, portavoce di Catania Bene Comune e proprietario di uno dei motorini ritrovati – perché quei locali vuoti sono lo spazio per le centraline elettriche della sede della prima municipalità etnea». 

Dunque, un immobile comunale utilizzato per mesi come deposito di mezzi rubati. «Nei giorni scorsi – spiega Iannitti – a insospettire la polizia era stato un doppio lucchetto a chiusura di quell’ambiente. Sbirciando dentro e scorgendo i numeri di targa dei mezzi parcheggiati, gli agenti sono risaliti al fatto che si trattava di ciclomotori rubati nell’ultimo periodo». In totale, nel retro della sede della prima municipalità sono stati ritrovati tre motociclette e un motorino. «A sorprendere di più è il fatto che non si tratta di uno dei tanti locali abbandonati, ma è uno spazio di proprietà del comune, totalmente ristrutturato e utilizzato quotidianamente», commenta l’ex candidato sindaco della città di Catania.

«Sono rimasto totalmente sorpreso – afferma a MeridioNews il consigliere comunale della I municipalità Davide Ruffino – La mattina, quando ci sono le normali attività istituzionali, non abbiamo notato nessuno strano movimento». L’ingresso principale della sede è da via Zurria e «da circa tre anni – aggiunge Ruffino –  abbiamo deciso di chiudere l’accesso dal lato di via Grimaldi, per evitare che potessero entrare sconosciuti e portare situazioni sicuramente spiacevoli, visto che il pomeriggio gli uffici sono chiusi e lì diventa terra di nessuno». 

Fra il 2014 e il 2015, gli uffici della prima municipalità erano anche stati presi di mira per alcuni furti, durante i quali erano stati rubati anche documenti importanti e carte d’identità. Inoltre nella zona non esiste un sistema di videosorveglianza. «alla luce anche di questi ultimi fatti – conclude il consigliere – la proposta più utile mi sembra quella di riappropriarci di questi spazi inutilizzati della circoscrizione per non lasciare che del loro stato di abbandono qualcuno possa nuovamente approfittarsi».


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