Damiano La Rocca ha 26 anni e vive in Inghilterra da otto. Dopo un anno e mezzo di preparazione per il suo progetto, lo scorso novembre ha aperto la sua social enterprise che fornisce pacchetti turistici in Sicilia con attività di diving, escursioni sull'Etna, equitazione, esperienze multisensoriali e culinarie a ciechi, sordi e paraplegici. «Mi manca la mia terra e cercavo un lavoro che mi permettesse di vivere un po' qui senza lasciare Londra, dove ho opportunità che il mio Paese non mi dà», racconta
Seable, vacanze e sport per disabili in Sicilia L’impresa sociale di un catanese a Londra
Vacanze personalizzate in Sicilia che includono attività culinarie, culturali e sportive, come diving, escursioni sull’Etna e la pesca, pensate per ciechi, sordi e persone in carrozzina. L’unica società al mondo che offre questo tipo di servizi a disabili è Seable, la social enterprise londinese progettata e creata dal ventiseienne catanese Damiano La Rocca.
Laureato alla London metropolitan university in Management del turismo internazionale con una tesi su come implementare il turismo in Sicilia in maniera sostenibile con una parte su come renderla accessibile ai disabili, ha lavorato al suo progetto per un anno e mezzo prima di realizzarlo grazie anche ai fondi della sua università, a cui lo ha presentato vincendo un premio come piccolo imprenditore. «L’idea è nata per caso dice Mi manca la Sicilia e volevo fare qualcosa che mi permettesse di tornare periodicamente nella mia terra senza lasciare Londra», dove si è trasferito a 18 anni per imparare l’inglese. «Dovevo restarci per sei mesi e invece non sono più tornato e non mi trasferirei di nuovo in Sicilia perché in Inghilterra ho opportunità che il mio Paese non mi dà», ammette il giovane.
La sua società offre servizi personalizzati per vacanze individuali o a piccoli gruppi. Per otto giorni di vacanza il prezzo, escluso il biglietto aereo, può variare dagli 800 ai 2mila euro a seconda delle richieste che possono includere, oltre alle attività culturali e sportive e all’alloggio, trasferimenti, autista, interprete, pasti, escursioni. Lui è sempre a disposizione del cliente, 24 ore su 24 o a chiamata. «Basta professionalità e pazienza per far fare attività che normalmente sembrano impossibile per queste persone. E per fortuna, la mia è un’agenzia inglese e quindi non ho a che fare con la spesso assurda burocrazia italiana», dice.
Trovare dei servizi accessibili ai disabili a Catania non è stato facile, nonostante lo abbia aiutato molto l’appoggio dell’associazione gestita dal padre, la Life (Life improvement for every disable person) onlus, che si occupa di rendere il mare accessibile ai diversamente abili e di migliorare la loro vita attraverso lo sport, e le attività subacquee in particolare. «All’inizio avevo contattato degli enti locali, tutti mi dicevano che la mia idea era bellissima, ma una volta tornato a Londra nessuno rispondeva più alle mie e-mail», racconta. «Ho trovato due hotel nella zona di Catania che hanno i minimi richiesti dalla legge e due pullman per disabili. Le difficoltà non mancano, con due soli bus si è sempre a rischio imprevisti, e l’aeroporto di Catania è il mio cruccio – afferma La Rocca Già col primo cliente ho dovuto fare un reclamo. Sono rimasto ad aspettare 45 minuti per il servizio di assistenza, che per un paraplegico paralitico dal collo in giù è un grande disagio».
La società è attiva solo da novembre e con la bella stagione appena iniziata ha già il pieno di clienti americani e inglesi fino a luglio. Quello che preoccupa il giovane imprenditore è la mancanza di servizi per disabili in Sicilia. «A volte mi chiedo se vale la pena combattere», dichiara. Ma a compensare le preoccupazioni ci sono gli aspetti positivi: «Il mio primo cliente racconta – è stato un americano, paraplegico e paralitico dal collo in giù, che ha organizzato un viaggio da solo in Italia che mi ha contattato perché gli era impossibile visitare la Sicilia e grazie a Seable ha conosciuto la sua famiglia di origine dell’agrigentino. Il secondo è un uomo diventato non vedente dopo essere stato direttore di crociera per 40 anni, ha girato il mondo e voleva solo rifare l’esperienza di viaggiare da solo senza dipendere da gruppi. La cosa più bella è condividere con i clienti la loro esperienza e la loro gioia perché senza di me non avrebbero potuto farla».